Nel mondo le aree protette sono ormai più di 210 mila. Tra queste ne sono state selezionate 23 per il lancio della Green List IUCN. Ebbene, in questa élite c’è il parco nazionale del Gran Paradiso. A Sidney, dove si sta svolgendo il congresso mondiale dei parchi – il tema è “Parks, people, planet: inspiring solutions”, ovvero trovare soluzioni per i problemi del pianeta e della gente attraverso l’esperienza dei parchi – IUCN ((l’Unione internazionale per la conservazione della natura) ha chiesto a chi governa le aree protette un salto di qualità per assumere un ruolo-guida sui territori. Per farlo, però, le aree protette devono assicurare il raggiungimento di elevati standard di gestione, sia in termini di efficacia che di coinvolgimento delle comunità locali.
L’individuazione di questi standard è stata perseguita attraverso il processo cosiddetto “Green List”, la prima certificazione a livello mondiale per parchi efficaci ed equi. Alla definizione di questi standard ha partecipato attivamente anche l’Italia (attraverso Ministero dell’Ambiente e Federparchi) insieme ad altri 9 Paesi di 5 continenti. Adesso, a conclusione del congresso di Sidney, la certificazione Green List sarà lanciata in tutto il mondo come riferimento per riconoscere i parchi che lavorano meglio, dando valore ai propri risultati per la collettività e il territorio.
Come detto il Parco nazionale del Gran Paradiso rappresenta un’eccellenza e ha ottenuto all’unanimità (e con encomio) il prestigioso riconoscimento Green List, ritirato oggi a Sidney dal presidente Italo Cerise. “E’ un onore per il Parco nazionale Gran Paradiso – commenta Cerise – ricevere questa certificazione che ha riconosciuto l’impegno svolto a protezione della natura e per uno sviluppo sostenibile. Un legame profondo con la storia, la cultura e il territorio dell’area protetta più antica d’Italia. Un patrimonio unico di ambienti ed ecosistemi che meritano di essere conosciuti e rispettati., rimasti intatti grazie alle comunità locali che hanno conservato, con la loro intelligente operosità, il territorio del Parco. L’ingresso nella green list, oltre a garantire al Parco una visibilità internazionale, ne attesta le buone pratiche di salvaguardia e valorizzazione”.
Alla premiazione era presente anche una delegazione di Federparchi – Europarc Italia, guidata dal presidente Giampiero Sammuri. Federparchi ha svolto, infatti, il lavoro di istruttoria e sostegno alla candidatura del Gran Paradiso. “Siamo davvero orgogliosi del risultato ottenuto. Noi, attraverso le attività previste nell’ambito di una specifica convenzione con il Ministero dell’Ambiente per la gestione del Comitato IUCN Italia, abbiamo portato avanti nei mesi scorsi le azioni necessarie per definire le proposte italiane da inserire nella Green List. Il fatto che oggi sia stato riconosciuto e suggellato, con un unanime giudizio di eccellenza, il buon governo dell’Ente Parco del Gran Paradiso, è la riprova di come l’Italia resti un Paese all’avanguardia nella tutela della natura, forte di esperienze che vengono apprezzate e seguite nel resto del pianeta”.
È la prima volta che un’area protetta italiana raggiunge un riconoscimento di questo livello, un risultato al quale hanno contribuito anche il Ministero dell’Ambiente e Federparchi, a cui era affidato il coordinamento del gruppo di lavoro, premiato anch’esso a Sydney. Nei primi mesi del 2015 il Parco nazionale del Gran Paradiso ospiterà una delegazione della IUCN per un evento celebrativo del prestigioso riconoscimento che vedrà una prima verifica in vista del rinnovo nel 2016.
2014-11-15