Il Parco di Aguzzano, al centro di un quadrilatero e della vita culturale della zona

All’interno degli spazi verdi è possibile leggere la storia della città e dei suoi cambiamenti nel corso dei secoli: le vicende delle nobili famiglie che hanno dato lustro ai parchi e che nelle loro residenze suburbane collezionavano statue e quadri, piante e uccelli rari, oppure l’affermarsi sulla scena sociale del popolo e del suo diritto al piacere, che si realizza anche nella creazione dei primi giardini destinati a tutti, fino alla nascita di quelli moderni o ancora la trasformazione dei giardini dei conventi in spazi pubblici.
Alcuni di questi complessi godono di enorme popolarità, sono frequentati da migliaia di persone in ogni stagione dell’anno quando il sole di Roma scalda le giornate, parliamo di Villa Borghese, Villa Pamphilj, Villa Torlonia, Villa Celimontana, ma altri meritano di essere esplorati perché comunque degni di interesse e zeppi di curiosità.
Tutti degni di nota i parchi capitolini e oggi esploriamo il Parco di Aguzzano gestito dall’Ente RomaNatura, con i suoi interessanti 60 ettari di estensione dal punto di vista naturalistico (vi sono platani, pioppi bianchi e neri, pini di cui alcuni hanno raggiunto la veneranda età di 150 anni, cipressi, noci, mandorli, fichi, olivi) ma anche per le tante iniziative portate avanti al suo interno. E’ stato formalmente costituito nel 1989 e si trova proprio al centro di un quadrilatero costituito dalla Via Nomentana e la Via Tiburtina e da Via Egidio Galbani e Via del Casale di San Basilio in mezzo a quartieri densamente abitati. Da quando qui esisteva il fondo Auzano, grande tenuta agricola della gens Acutia, ad oggi il suo aspetto non si è molto modificato.
Al piano terra di uno degli edifici (esattamente nell’ex stalla) si trovano: il Centro di Cultura Ecologica, su progetto LIPU e Casale Podere Rosa in convenzione con il Comune di Roma, che dal 2007 conserva la Mediateca delle Terre (conservazione della natura, etica ambientale, ecologica, urbana ed acricoltura ecologica, sviluppo responsabile, scienze sociali, arti, media, nuovi linguaggi comunicativi); la Biblioteca Fabrizio Giovenale che custodisce il patrimonio librario del “Fondo Fabrizio Giovenale” costituito da monografie e periodici su tematiche ambientali, ecologia, sviluppo sostenibile, urbanistica, territorio e l’Archivio Ambientalista, all’interno del quale vengono organizzate mostre, conferenze, corsi di formazione, eventi di cultura scientifica, didattica ambientale e manifestazioni artistiche.
Il Centro polifunzionale è stato restaurato seguendo criteri conservativi e innovativi come l’installazione dei pannelli fotovoltaici. Lo spazio antistante ospita il Mercatino Biologico ogni terzo sabato del mese dalle 9 alle 14 (Via Fermo Corni snc – info@centrodiculturaecologica.it – www.centrodiculturaecologica.it).

di Marzia Fiordaliso