Battaglino e Di Bartolo termovalorizzatore di Torino

Il termovalorizzatore di Torino, gestito dal Gruppo Iren, compie 10 anni

Il termovalorizzatore di Torino, del Gruppo Iren, eccellenza nazionale per la chiusura del ciclo dei rifiuti ha festeggiato 10 anni di attività. Dal 2013 ad oggi ha trattato 4.800.000 tonnellate di scarti, ha immesso in rete 3.000.000 MWh di energia elettrica, coprendo il fabbisogno di 1.500.000 famiglie e con la produzione di calore, pari a 300.000 MWh, ha supportato circa 22.500 persone.

Il TMR riduce del 98% il volume dei rifiuti residui rispetto alla discarica e il processo avviene in totale sicurezza, con un impatto ambientale ridotto al minimo e con grande recupero dell’energia oltre ad essere ben inserito nel territorio. In alcune occasioni l’impianto viene aperto al pubblico curioso di conoscere l’iter.

La collaborazione tra Iren e Apicolturaurbana.it ha portato al posizionamento di alcuni alveari nelle aree limitrofe ai termovalorizzatori di Torino. Nel 2022 l’area ha accolto 120mila api in grado di impollinare circa 60 milioni di fiori della zona. Le api, sentinelle dell’ambiente, riescono a sopravvivere solo in luoghi poco inquinati dimostrando la salubrità dell’area intorno all’impianto.

Il termovalorizzatore di Torino, didattica e sicurezza

I termovalorizzatore di Torino è dotato di uno spazio dedicato all’attività didattica rivolta alle scuole e a specifici percorsi di visita, e ha accolto in questi 10 anni circa 28.000 persone. Trasparenza ma anche sicurezze nella gestione, periodicamente, infatti, oltre al sistema di sorveglianza, tecnici qualificati, ASL, centri di ricerca monitorano le ricadute sulla salute di coloro che vivono nelle zone circostanti.

Il termovalorizzatore rappresenta una best practice particolarmente virtuosa, tanto nell’ambito delle attività del Gruppo Iren quanto a livello italiano, quale impianto in grado di chiudere il ciclo di vita dei rifiuti – ha dichiarato Alessandro Battaglino, Presidente TRM – In un Paese in cui l’effetto NIMBY è il sentimento predominante nella politica così come nell’opinione pubblica, il termovalorizzatore è l’emblema del riuscire a fare. Un impianto all’avanguardia ancora oggi che coesiste in armonia con il territorio proprio perché dalla fase di ideazione a quella di gestione, la popolazione e la comunità sono state coinvolte, in particolare nelle attività utili a garantire il minor impatto sull’ambiente.

Dai rifiuti si ottiene energia e si risparmia il combustibile fossile

I 10 anni di attività del termovalorizzatore di Torino celebrati in occasione del convegno “Un impianto al servizio del territorio: i primi 10 anni di TRM” hanno visto la partecipazione dei vertici di TRM e del Gruppo Iren: il Presidente, Luca Dal Fabbro e l’Amministratore Delegato, Gianni Vittorio Armani, il Ministro all’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il Presidente Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore Ambiente Regione Piemonte Matteo Marnati.

Grazie all’attività di recupero dell’energia contenuta nei rifiuti, si risparmiano circa 80.000 tonnellate l’anno di combustibile fossile. Il termovalorizzatore costituisce quindi l’emblema di un impianto pienamente inserito nel contesto circostante, anche sotto il profilo estetico, che contribuisce a tutelare l’ambiente e a generare un’economia sostenibile – ha sottolineato Giusi Di Bartolo, Amministratore Delegato TRM  – Il vantaggio nell’utilizzo di un termovalorizzatore nasce dalla possibilità di trasformare rifiuti non riciclabili in energia pulita: un processo sostenibile e circolare, alternativo alle discariche.

Nella foto di copertina Alessandro Battaglino, Presidente TRM