Iniziato un vasto intervento di pulizia, bonifica e sanificazione degli spalti del Maschio Angioino, una delle aree storiche e simboliche della città di Napoli. L’operazione è promossa dall’amministrazione comunale in sinergia con diversi enti cittadini, tra cui Napoli Servizi, Asia Napoli, Servizi Sociali, Polizia Municipale e Asl.
La riqualificazione ha interessato una vasta zona spesso utilizzata come accampamento da persone senza fissa dimora. Gli operatori hanno rimosso numerosi rifiuti abbandonati, tra cui vestiario, coperte, suppellettili varie e diversi oggetti ingombranti come un divano e un televisore. Data la complessità dell’operazione e la grande quantità di rifiuti presenti, la pulizia dell’area proseguirà nei prossimi giorni. Sarà impiegato anche l’ausilio di mezzi speciali per smantellare gli alloggi improvvisati costruiti con tende, reti e lamiere in ferro.
Maschio Angioino: un impegno per il futuro
A seguito della rimozione dei rifiuti, l’area ha subito una completa operazione di sanificazione, al fine di ripristinare condizioni igieniche adeguate e garantire la sicurezza e il decoro di uno dei principali siti storici di Napoli. Questo intervento rappresenta un passo significativo verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico della città. Il Comune ha ribadito l’importanza di mantenere il decoro urbano e garantire la sicurezza degli spazi pubblici per cittadini e visitatori.
Grazie alla collaborazione tra enti pubblici e operatori, il Maschio Angioino potrà tornare a essere un simbolo di bellezza e storia, libero dai segni di degrado che ne avevano compromesso il valore.
Un simbolo di Napoli tra storia e leggenda
Il Maschio Angioino, noto anche come Castel Nuovo, è uno dei monumenti più iconici di Napoli, un imponente castello medievale e rinascimentale che domina il porto e il centro storico della città. La costruzione fu commissionata da Carlo I d’Angiò nel 1279, dopo la sua vittoria sugli Svevi e il trasferimento della capitale del Regno di Sicilia da Palermo a Napoli. Il castello, originariamente chiamato Castrum Novum per distinguerlo dalle preesistenti fortificazioni di Castel dell’Ovo e Castel Capuano, doveva fungere da residenza reale e da struttura difensiva per proteggere la città dalle incursioni nemiche.
Aperto tutti i giorni (entrata da via Vittorio Emanuele III) con orario 8:30–18:30 (ultimo ingresso possibile dalle ore 17), la domenica 9-14 con l’ultimo ingresso possibile alle 13. Qui per i biglietti e altre informazioni sulla visita.