Presentata nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, a Napoli, #InsiemepergliSDG la campagna che punta l’attenzione sul ruolo delle città portuali; è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme a FAO, UN SDG Action Campaign, Commissione Europea, CIHEAM Iamb di Bari e Save the Children.
Oltre al capoluogo partenopeo saranno protagoniste altre città Trieste e Palermo che con il loro affaccio sul Mediterraneo rappresentano una finestra ideale attraverso la quale creare legami e relazioni fra tutti gli stakeholder e dare valore alle best practice locali.
Parte integrante della campagna #InsiemepergliSDG sono due installazioni itineranti per informare e responsabilizzare giovani e famiglie sugli SDG e sul ruolo da protagonista che ognuno può avere per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
#InsiemepergliSDG, come si svolgerà
Il format della campagna prevede numerose attività come i laboratori curati da Save the Children Italia nelle scuole, i consigli comunali straordinari sull’Agenda 2030 realizzati in collaborazione con gli enti locali partner, i video mapping che mettono in luce immagini gli SDG e buone pratiche degli enti locali, media partnership e organizzazione dei Will Meets promossi dal media partner in collaborazione con il comune e l’università;
Le installazioni itineranti ed interattive della campagna #InsiemepergliSDG portano alla scoperta degli obiettivi di sviluppo sostenibile e dell’impegno dell’Italia per raggiungerli. Le installazioni sono visitabili presso il cortile del Maschio Angioino fino a sabato 27 maggio 2023 e narrano l’importanza dei temi legati alla sostenibilità e il ruolo che ciascuno di noi può giocare per un mondo più equo, sostenibile e pacifico.
Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, ha parlato delle sfide climatiche che ci attendono:
Sicuramente oggi il tema della sostenibilità è una delle grandi sfide che noi abbiamo davanti, anche gli ultimi eventi climatici lo dimostrano. C’è una grande sfida che è legata al cibo ed alla possibilità di avere abbastanza risorse per sostenere tutte le popolazioni. Napoli è stata scelta come luogo di riferimento per tutto il Sud d’Italia quindi si tratta anche di un grande riconoscimento del lavoro che si sta facendo e della responsabilità di Napoli su queste materie per il futuro.
Vincenza Amato, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli, ha sottolineato gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030:
La scelta del Governo di iniziare proprio da Napoli, città portuale, il proprio viaggio per rinnovare l’impegno sugli obiettivi dell’Agenda 2030 è il segnale di una rinnovata collaborazione tra la città e il Governo. Nell’ambito del programma molto articolato di questa iniziativa, voglio segnalare il Consiglio Comunale straordinario che terremo il 26 maggio in Sala dei Baroni. Avremo un confronto coi rappresentanti del Ministero e gli esperti di Agenda 2030 in particolare sul tema della sostenibilità alimentare e come Consiglio Comunale stiamo lavorando ad una mozione di indirizzo su educazione, sostenibilità ambientale, rispetto della persona e sugli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 che hanno bisogno di una rete nazionale forte per poter essere perseguiti e raggiunti.
Matteo Lorito Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha parlato, durante la presentazione della campagna, del Centro Nazionale Agritech:
L’Italia si è dotata di un nuovo strumento per aumentare la competitività del suo sistema agroalimentare. Il Centro Nazionale Agritech, con i suoi 9 spoke distribuiti nel Paese, mette insieme 1500 ricercatori nei laboratori più avanzati sul tema delle nuove tecnologie per l’agricoltura, coordinati dall’ hub a Napoli est, dove è partita anche la prima Agritech Academy. Innovazione e soprattutto trasferimento tecnologico sono gli obiettivi del Centro, i cui effetti si vedranno a breve sulla qualità e disponibilità degli alimenti, anche a sostegno della politica agroalimentare nazionale e di collaborazione con Paesi esteri. Formazione, ricerca, opportunità di reclutamento, e soprattutto interazione dei tanti gruppi di ricerca a livello nazionale per la creazione di un sistema integrato a disposizione di tutti, a partire dai grandi players industriali, alcuni dei quali hanno già scelto di aderire al progetto come membri della Fondazione Agritech. Questi sono i principi sui quali il Centro Agritech crescerà inizialmente con il finanziamento PNRR, per poi continuare la sua attività dopo il 2026 utilizzando finanziamenti pubblici e privati, sempre nell’interesse del Paese.