Intervista ad Antonio Ferro, Presidente EXPOMOVE, di Massimiliano Pontillo, Direttore Eco in città

Antonio Ferro, giornalista pubblicista, è attualmente Presidente di EXPOMOVE Srl nata dalla collaborazione tra Extra Srl, società di comunicazione di Roma di cui è Presidente, e Sicrea Srl, azienda di Firenze leader nell’organizzazione di eventi espositivi. Antonio Ferro è da sempre impegnato nella comunicazione ambientale; è stato uno dei fondatori di Legambiente e il Presidente della prima agenzia di comunicazione specializzata su tematiche ambientali, Gaia, poi acquisita dal gruppo internazionale Hill & Knowlton.

Come nasce l’idea di una Fiera sulla mobilità sostenibile?
La mobilità sostenibile è il futuro e noi di ExpoMove crediamo nel futuro, soprattutto in questo momento di incertezza: dobbiamo investire nella mobilità elettrica e sostenibile per ripartire. La nostra mission è rendere ExpoMove un luogo di dibattito, fisico e virtuale, in cui gli stakeholder guardano e si confrontano su scenari futuristici, sulle tecnologie più all’avanguardia, sugli investimenti in ricerca e sviluppo per cambiare per sempre il mondo della mobilità. Oltre alla parte espositiva, infatti, la nostra attenzione sarà incentrata molto sulla parte convegnistica, come già avvenuto nella prima edizione.

Quali saranno le novità dell’edizione 2020?
Prima fra tutto il coinvolgimento di un partner internazionale come Deutsche Messe AG – Fiera di Hannover. Questa partnership è nata quest’anno, proprio perché ExpoMove vuole superare i confini italiani e candidarsi a essere una fiera sulla mobilità sostenibile internazionale. Inoltre abbiamo racchiuso tutti gli aspetti del mondo della green mobility delle merci e delle persone, a 360 gradi, in 5 diverse aree espositive: mobilità privata, mobilità leggera & ultimo miglio, servizi pubblici & merci, sharing mobility, componentistica & tecnologia.
ExpoMove, causa Covid-19, è stata posticipata a ottobre, dall’8 al 10, alla Stazione Leopolda di Firenze. Sarà molto orientata al digitale, altamente tecnologica sia a livello espositivo che convegnistico con ingressi contingentati e flussi controllati per garantire la massima sicurezza ai visitatori grazie alla nostra APP. Le aziende espositrici, con l’innovativa piattaforma www.fiera365.it che ridisegna completamente il concetto tradizionale di Fiera, potranno espandere il proprio stand creando una vera e propria vetrina virtuale attiva tutto l’anno.

Si parla molto di elettrico, ma il mercato registra ancora una domanda di nicchia, seppur in crescita. Le motivazioni?
Penso che ci siano due modi per far ripartire il nostro paese: tornare al passato, ai motori endotermici per intenderci, oppure guardare e investire sul futuro spingendo sulla mobilità elettrica delle persone e delle merci, settore che si sta sviluppando molto in Italia. Se poi, come alcuni scienziati hanno ipotizzato e su cui si stanno concentrando numerosi studi, c’è una probabile connessione tra inquinamento atmosferico e diffusione della pandemia, allora probabilmente anche i decisori politici e la società civile dovranno fare un passo in avanti orientando investimenti e risorse per lo sviluppo di questo settore. Il bonus, fino a un massimo di 500 euro, per l’acquisto di biciclette e monopattini va esattamente in questa direzione e ci fa ben sperare.

Le città dovranno necessariamente essere ripensate. Ci saranno davvero più piste ciclabili?
Certamente, è una necessità, ma non basta realizzare piste ciclabili. Le città vanno ripensate completamente e insieme a un incremento delle piste dedicate alla mobilità leggera, bici e monopattini, bisogna favorire in generale il trasporto elettrico di merci e persone e va diversificata l’offerta: potenziamento del servizio di trasporto pubblico con mezzi elettrici ovviamente, incentivazione di nuove linee di tramvia e metropolitane e sviluppo della sharing mobility; quest’ultimo settore attualmente in crisi causa pandemia ma che, con le dovute precauzioni, potrà essere ripensato e riproposto in sicurezza. Le amministrazioni locali, quindi, dovranno orientare i propri investimenti su una rivoluzione urbanistica delle nostre città in chiave green.

I giovani che scelte prediligono? Il veicolo privato rimarrà sempre uno status symbol?
Le nuove generazioni, ultra tecnologiche, scelgono sempre di più la sharing mobility. Va preso in considerazione un dato particolarmente interessante: in un anno la macchina “di famiglia” viene utilizzata solamente per circa il 10%, il restante 90% del tempo resta nel box oppure parcheggiata in strada. Questo significa occupazione del suolo pubblico e costi per i proprietari, per manutenzione del veicolo, bollo, assicurazione, etc.
Fino a pochi anni fa tutti avevano l’auto di proprietà. Questa tendenza sta cambiando: ora si guarda all’utilizzo effettivo del mezzo e si vuole pagare per questo.
Anche le case automobilistiche si stanno muovendo in questa direzione; pensiamo ad esempio alla crescita progressiva del leasing auto tra i privati.

Viaggiare resta essenziale ma è altrettanto essenziale salvaguardare il nostro Pianeta. Le amministrazioni comunali dovranno fare degli investimenti sul trasporto pubblico e sul potenziamento delle misure di sicurezza legate ai mezzi di trasporto a km zero, pensiamo a biciclette e monopattini.
Noi ci auguriamo che ExpoMove traghetti il mondo della mobilità verso scenari sostenibili e meno impattanti: questa è la nostra mission.

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