Iren S.p.A. opera nel settore multiservizi, in particolare nella produzione e distribuzione di energia elettrica, nei servizi di teleriscaldamento (di cui è il maggior operatore italiano) ed in altri servizi di pubblica utilità: ambiente, distribuzione del gas, gestore del ciclo idrico integrato. IREN è nata il 1º luglio 2010 dalla fusione tra IRIDE, la società che nel 2006 aveva riunito AEM Torino ed AMGA Genova, ed ENÌA, l’azienda nata nel 2005 dall’unione tra AGAC Reggio Emilia, AMPS Parma e Tesa Piacenza. La società è quotata presso la Borsa valori di Milano nell’índice FTSE Italia Mid Cap.
Presidente Boero, di recente in occasione della presentazione del piano industriale Iren 2020-2025, vi siete proposti come precursori della “multicircle economy”. Ci può spiegare di cosa si tratta?
Il modello di crescita economica che ha caratterizzato gli ultimi 150 anni di storia è detto “economia lineare”, basata sull’estrazione di materie prime sempre nuove, sul consumo di massa e sulla produzione di scarto una volta raggiunta la fine della vita del prodotto.
Da qualche anno si parla invece di “economia circolare“, ovvero un modello di economia che riduce e elimina lo scarto, differenzia le fonti di approvvigionamento di materia e fa vivere più a lungo, massimizzandone il valore d’uso, i prodotti di consumo. Noi di Iren l’abbiamo portata a un nuovo livello, focalizzando la nostra visione su un uso consapevole delle risorse e mettendo in relazione produzione dell’energia, efficienza energetica, ciclo dei rifiuti, gestione delle risorse idriche e la mobilità elettrica. Questo significa Multicircle Economy, moltiplicare il valore creato su tutti gli ambiti in cui ci impegniamo.
Le multitutility rivestono un ruolo determinante per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Come si sta muovendo Iren?
Sono molte le azioni messe in campo da Iren per il raggiungimento degli obiettivi dell’AGENDA 2030:
• una gestione responsabile e valorizzazione dei rifiuti (goal 12), attraverso più efficienti sistemi di raccolta che consentono una maggiore raccolta differenziata chiusa efficacemente con l’utilizzo dei Waste To Energy per il materiale non recuperabile;
• un uso sostenibile delle risorse idriche (goal 6), attraverso il miglioramento della gestione delle reti grazie alla loro progressiva suddivisione in distretti, al fine di ridurre i prelievi di acqua dall’ambiente e contenere le perdite idriche. Ma anche miglioramento della capacità di depurazione e riduzione dei fanghi biologici; riutilizzo delle acque reflue, depurate e filtrate con un metodo innovativo per l’irrigazione agricola; produzione di biogas dai fanghi della depurazione e trasformazione in biometano, carburante rinnovabile;
• la diffusione di energia green (goal 7), tassello fondamentale dei processi di decarbonizzazione, grazie agli impianti di produzione idroelettrica e cogenerativi, che consentono oggi ad Iren di avere quasi il 76% della propria capacità produttiva da fonte rinnovabile o assimilata;
• il teleriscaldamento (goal 13), che consente lo spegnimento di decine di migliaia di centrali termiche/caldaie all’interno delle città, ottimizzando i processi produttivi dell’energia in quanto utilizza il calore prodotto, oltre che dalle centrali cogenerative, anche dagli impianti di termovalorizzazione su reti di trasporto e distribuzione interrate efficienti e su un crescente numero di sistemi di accumulatori di calore (serbatoi di acqua calda), che consentono di “seguire” i picchi di domanda, ottimizzando i flussi nelle reti e minimizzando l’accensione dei generatori di calore;
• una maggiore efficienza energetica negli edifici (goals 11 e 13), per il Gruppo Iren tassello fondamentale nella pianificazione delle future smart city che necessitano di piani di riqualificazione edilizia degli immobili sia pubblici sia privati, attraverso interventi strutturali (cappotto termico, relamping, installazione pannelli FV, revamping impianti termici, ecc.), e innovativi come il New Downstream (smart home, domotica), per un’ottimizzazione dei consumi energetici, con benefici sia per le famiglie sia per l’ambiente;
• la diffusione della E-mobility, quale soluzione davvero alternativa di mobilità sostenibile, elettrica e condivisa, nella quale il brand IrenGo è presente sia sul fronte della mobilità aziendale che delle nuove soluzioni di mobilità (sharing elettrico).
L’innovazione costituisce ormai un elemento fondamentale per lo sviluppo delle aziende e del nostro Paese. Come si muove Iren in questo settore?
In tutte le aree di business in cui opera, il Gruppo Iren punta all’innovazione, con l’obiettivo dell’efficientamento e miglioramento della qualità dei servizi, con la creazione di opportunità di sviluppo per anticipare le nuove esigenze di cittadini, clienti e territori. Gestiamo i processi di innovazione attraverso un modello di open innovation, vale a dire attraverso il coinvolgimento, nello sviluppo di un’idea o di un prodotto, di tutti i portatori di interesse (interni ed esterni) affinché una idea sia effettivamente la migliore, poiché analizzata e sviluppata con un approccio multidisciplinare, mettendo a profitto conoscenze e competenze di un ecosistema di aziende, università, centri di ricerca, poli di innovazione e start up. Riteniamo che l’innovazione sia essenziale per migliorare e rendere più efficienti i processi aziendali e lavorativi, per garantire la sostenibilità ambientale ed economica e, quindi, per agevolare la crescita dei territori in cui opera il Gruppo.
Dieci anni fa nasceva Iren e partiva la quotazione in borsa di un Gruppo nuovo, composto però da aziende territoriali con oltre cento anni di vita. Come si bilanciano le esigenze locali e territoriali storiche, con la nuova e ambiziosa spinta allo sviluppo nazionale che ha caratterizzato le Vs ultime acquisizioni?
La storia di Iren affonda le radici nel passato, agli albori del secolo: risale al 1903 la prima legge sulla municipalizzazione, presentata dall’allora ministro dell’interno Giovanni Giolitti. Alcune delle aziende che costituiscono il nucleo di Iren sono state costituite allora. Ne cito tre, tra le tante: l’AEM – azienda elettrica municipale di Torino – nel 1905; la Società Parmense per l’illuminazione elettrica nel 1888, poi riscattata nel 1905 e trasformata in Azienda Elettrica Comunale; nel 1844 nasce a Genova la Società di illuminazione a gas poi riscattata dal Comune nel 1922 come Azienda Municipalizzata del Gas che avrebbe assorbito anche la gestione idrica nel 1937 trasformandosi in AMGA. Oltre un secolo è trascorso, ed i processi aggregativi degli scorsi anni che hanno portato alla costituzione del Gruppo Iren sono ancora in corso e l’azienda sta estendendo la sua area di azione. Tuttavia lo spirito iniziale di prossimità ai territori di riferimento non è andato perduto: vicinanza alle persone, sostegno alla cultura, sponsorizzazioni delle iniziative locali, supporto alle amministrazioni dei Comuni soci sono ancora valori sui quali i cittadini possono contare. Diciamo che è un nostro sogno quello di volere estendere questo modello, che localmente si è dimostrato vincente, anche a livello nazionale: crediamo di avere le qualità per farcela.
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