Ha aperto ad Ostia La puntarella pazza, un ristorante che propone un menu senza animali ispirato alla tradizione romana e italiana. Un accenno alla cucina delle nonne mai dimenticata ma rivisitata per dare valore al concetto di sostenibilità e cibo sano.
Vicinissimo alla fermata Stella Polare se si viene da Roma senza auto e a pochi passi da via della Tolda che porta direttamente al mare può contare su una bella vetrata e un arredamento che ricorda le antiche osterie. Fra le proposte lasagne al ragù di soia, parmigiana di melanzane, tagliata di seitan, polpette con riduzione di lamponi, pistacchio, vegcacio e pepe. Da provare gli ottimi dessert senza latte, burro e uova.
Intervista a Simona Lancia, titolare e chef del ristorante La puntarella pazza
Mangiare vegano, almeno di tanto in tanto, può contribuire a ridurre le infiammazioni del nostro corpo causate da un consumo esagerato di carne e derivati del latte, può salvare molti animali se la richiesta scenderà sempre più e può servire a contenere le emissioni di CO2 causate dagli allevamenti intensivi. Ma può dare anche un twist alla nostra quotidianità con l’introduzione di nuove ricette e qualche piatto di cucina crudista.
Come mai avete scelto di avviare un’impresa plant based ad Ostia?
Ho scelto di aprire un ristorante vegano ad Ostia perché sono nata e cresciuta in questo quartiere. Ho iniziato circa dieci anni fa a cambiare la mia alimentazione, decidendo di non mangiare più animali e poi col tempo anche tutti i derivati, la mia più grande sfida in questo progetto è portare più persone possibili al ristorante e farli avvicinare alla mia cucina vegetale, penso che si possa mangiare con gusto anche senza prodotti animali o gli animali stessi. Per questo ho puntato ad una cucina “tradizionale ” ma vegana.
Chi sono i soci e quale è la loro storia professionale?
Io sono l’unica titolare e la chef di questo nuovo spazio. Posso contare su uno staff molto giovane che ha preso l’impegno di crescere insieme e credere davvero in questo progetto cruelty-free. Il nome La puntarella pazza nasce da ricordi della mia infanzia, mia madre appena è stagione passa ore e ore a pulire le puntarelle, è un piatto che non è mai mancato in casa, pazza perché comunque portare una cucina 100% vegetale ad Ostia potrebbe essere considerata una follia ma sono sicura che la clientela ne sarà entusiasta.
Quali i vostri cavalli di battaglia in menu?
I nostri piatti, che per il momento la gente sta apprezzando, sono i grandi classici romani in chiave plant based come cacio e pepe e amatriciana anche se a molta gente da fastidio che chiamiamo i piatti nello stesso modo.
Tutta la redazione di Eco in città augura grandi successi a questa nuova attività ad Ostia.