La tappa ecodesign di questo mese è in Toscana a Castelnuovo Val di Cecina, uno dei luoghi della geotermia già a basso impatto. Qui esiste dal 2017 la Segheria Mobile, nata dalla creatività di Celeste Uccheddu che recupera alberi e piante morte per cause naturali, incendi o frane per restituire loro nuova vita, trasformandoli in semilavorati per complementi d’arredo.
Ma come inizia questa storia? Celeste lavora da sempre nell’impresa di silvicoltura del padre, e un po’ più di 10 anni fa inizia ad osservare, stimolata dal suo compagno, quanto nell’arredo appaiano sempre più travi e assi interi provenienti da tronchi anche pregiati.
Stiamo parlando anche di cedri, sequoie, che con innesti aggiuntivi di resine epossidiche diventano prestigiosi piani di tavoli o scrivanie o altri elementi di arredo. La resina riusciva quindi a “riparare” anche eventuali fori o imperfezioni.
Ecco che così Celeste inizia a immaginare delle applicazioni diverse per quegli alberi senza futuro. Fino ad allora si trasformavano in biomassa da bruciare e tutto finiva così!
Segheria Mobile, una nuova vita per il legno
Serviva comprare una sega, da aggiungere agli strumenti che l’impresa già possedeva, e suo padre a questo progetto non credeva. Ma lei decise di andare avanti in autonomia, trovò la sega in rete e la comprò online, la montò da sola e pian piano prese il via questa attività che oggi procede a gonfie vele.
Segheria mobile interviene presso aree private o comunali, paga di solito i proprietari di questi giacimenti legnosi e trasforma questi pregiati tronchi in semilavorati, oggi tutti ben visibili in un catalogo online.
Si tratta di pioppi, cedri (che un secolo fa spesso adornavano i giardini delle nobili ville toscane), sequoie, olmi, fino a ulivi, cipressi e abeti spesso neppur ammalorati per vecchiaia o batteri quanto vittime a causa di eventi estremi dati dal caos climatico. Questo è un fatto reale che produce e produrrà ricadute importanti.
Un fascino unico per i prodotti
Allo stato attuale, Segheria Mobile in media gestisce circa un centinaio di tronchi all’anno che pesano 40/50 quintali cadauno, con qualche eccezione al rialzo.
Sono legni spesso segnati dal tempo e quindi imperfetti proprio a causa della sofferenza della pianta ma la loro bellezza e fascino risiedono proprio in questo!
I semilavorati tradotti in tavole che Segheria Mobile vende sono pezzi unici, con una storia vera di recupero e ad impatto ambientale bassissimo, in grado poi di dare origine a elementi di arredo molto originali. Perché i loro clienti sono artigiani, hobbisti, privati cittadini interessati a farsi realizzare piccoli capolavori.
Presto Segheria Mobile avrà anche uno showroom dove sarà possibile, vederli, toccarli e acquistarli.
Non vediamo l’ora!
di Irene Ivoi – EcoDesigner