Stazione climatica Parco di Stupinigi

La Stazione Climatologica nel Parco di Stupinigi verrà inaugurata giovedì 28 settembre

Il 28 settembre nel Parco di Stupinigi si inaugura la prima Stazione Climatologica di Riferimento italiana, gestita dall’INRiM insieme alla Società Meteorologica Italiana. L’evento è inserito nella quarta conferenza “Metrology for Meteorology and Climate” attualmente in corso. Fino a sabato 30 scienziati provenienti da tutti i  continenti discuteranno sulla misurazione dei fenomeni meteorologici, oceanici, alpini, artici, in alte atmosfere, in grotta e sui cambiamenti climatici.

La Stazione di Nichelino verrà posta lato ovest di viale Torino, ed entrerà nel network mondiale di stazioni climatologiche tra loro connesse. Un progetto che produrrà dati importante per le politiche ambientali e servirà a sensibilizzare i cittadini sui mutamenti climatici e i nefasti effetti su persone e territori.

Stazione Climatologica, inaugurazione ed altri eventi

Durante il “Metrology for Meteorology and Climate” saranno presenti relatori dell’Ipcc – Intergovernmental Panel on Climate Change, delle segreterie scientifiche delle commissioni ONU per clima e meteo, il climatologo Luca Mercalli e i ricercatori di varie nazionalità che potranno visitare anche il laboratorio sotterraneo delle Grotte di Bossea, in provincia di Cuneo, per la presentazione della nuova rete di sensori installati dall’Inrim in collaborazione col Politecnico di Torino e il Cai.

L’INRiM – Istituto nazionale di ricerca metrologica protagonista dell’evento è un’eccellenza nella metrologia per il clima; realizza e mantiene i campioni nazionali per le unità di misura necessari per la riferibilità e il valore legale delle stesse misure nei settori dell’industria, del commercio, della ricerca scientifica, della salvaguardia della salute e dell’ambiente.

Il Parco di Stupinigi

La Palazzina di Caccia di Stupinigi è il nucleo del Parco; costruita nella prima metà del XVIII secolo dall’architetto Juvarra ebbe come committenti i Savoia che la destinarono a residenza di vacanze e alla pratica venatoria.
I terreni agricoli del Parco oggi ospitano produzioni agricole che rispettano l’ambiente naturale e utilizzano moderne tecniche di coltivazione; sono presenti sei cascine: Gorgia, Chiabotto del Beccaio, Bozzalla, Parpaglia, Piniere e Vicomanino quasi tutte a corte chiusa, caratterizzate da produzione cerealicola e zootecnica.

Inoltre il territorio dell’area protetta, ormai in gran parte chiuso al traffico veicolare, permette la circolazione a piedi, in bicicletta e a cavallo fra ampi boschi e terreni coltivati.