Il Lago Bullicante sorto da una sventata speculazione edilizia nei primi anni ’90 oggi gode di una spettacolare biodiversità ed è un ecosistema urbano unico nel suo genere, fragile e prezioso che necessita per un corretto sviluppo di attenzione e tutela.
Sabato 21 ottobre alle 16 presso la Casa del Parco delle Energie in via Prenestina 175 l’incontro “I diritti del Lago Bullicante. Una proposta”. Presente Alessandra Viola, giornalista, scrittrice, autrice e produttrice televisiva, docente universitaria.
Lago Bullicante, l’incontro del 21 ottobre
L’appuntamento del 21 rientra nel programma di celebrazione del Centenario dello stabilimento di seta artificiale di Roma, la Viscosa, ed è il terzo incontro della rassegna culturale “Ex SNIA Viscosa 1923-2023. Una fabbrica di idee per un futuro necessario”. Un’iniziativa promossa dal Forum del Parco delle Energie e il Centro di Documentazione Maria Baccante – Archivio Storico Viscosa.
Nelle prime due date hanno partecipato il Premio Nobel Giorgio Parisi e il geologo Lorenzo Manni intraprendendo un percorso di conoscenza che si pone l’intento di dibattere sulle contraddizioni che affliggono l’umanità e far emergere l’importanza del patrimonio naturalistico, archeologico e storico dell’ex SNIA Viscosa.
Nella prossima tappa Alessandra Viola autrice di premiati romanzi per ragazzi e saggi scientifici tra i quali Andare per Orti Botanici (Il Mulino, 2021), Flower Power. Per i diritti delle piante (Einaudi 2020), premiati in Italia e all’estero. Ha vinto due volte il Premio nazionale di divulgazione scientifica, due volte il premio Gambrinus e ha due dottorati di ricerca (in Scienze della Comunicazione e in Scienze agrarie e ambientali).
Collabora con le maggiori testate italiane, è regista per documentari, produttrice televisiva e autrice di trasmissioni Rai. Nel 2019 nominata Ambasciatrice della Natura dal Centro parchi internazionale. Nel 2020 le è stato attribuito un riconoscimento “Per l’impegno giornalistico e scientifico a favore delle piante” dal premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno.
La storia dell’ex SNIA Viscosa
A partire dal 1923 la fabbrica di seta artificiale ha dato occupazione a migliaia di operai e operaie. Dopo trenta anni di produzione con il suo portato di sfruttamento e nocività il mondo si è dimenticato dell’area e nei successivi quattro decenni il sito si è trasformato in un bosco urbano la cui presenza ha stimolato un sogno collettivo, divenuto percorso di riappropriazione e autogestione da parte della comunità cresciuta al fianco della Natura.
Oggi la Regione Lazio ha dichiarato parte della zona Monumento Naturale, diventata un’oasi nel cemento per i cittadini del quartiere. Bene comune esempio di un futuro ecologico per Roma, è pronto per diventare un unico Parco Archeologico Naturalistico, modello possibile di rigenerazione urbana e rinaturalizzazione per affrontare la crisi climatica.
La celebrazione del centenario della fabbrica si svolgerà nell’arco di un anno con il contributo di artisti, studenti, abitanti e comunità scientifica per concludersi nell’autunno del 2024 con un convegno di due giorni incentrato su storia e biodiversità.