Lanciato il marchio per i cosmetici vegan approvato dall’Associazione Vegetariana Italiana

Il marchio internazionale V-Label – che identifica prodotti e servizi vegetariani e vegani riconosciuto dai consumatori di tutto il mondo – viene lanciato dall’Associazione Vegetariana Italiana per la prima volta anche sui prodotti cosmetici, per l’igiene personale e la pulizia della casa. Ad oggi utilizzato solo sui prodotti alimentari, in Italia il marchio viene concesso alle imprese dall’AVI previa valutazione documentale e a seguito di audit effettuati da CSQA Certificazioni, un organismo terzo indipendente.

Una grande opportunità per le tutte le imprese cosmetiche italiane che da oggi potranno avvalersi di un marchio che è garanzia di sicurezza e trasparenza sui temi del benessere animale e della sostenibilità.

Come mettono in luce gli ultimi dati Eurispes, ad oggi vegani e vegetariani sono il 7% della popolazione dai 18 anni in su, sempre più convinti degli effetti positivi in termini di salute o per amore e rispetto nei confronti degli animali. All’interno del mercato italiano dei cosmetici che al 2017 vale 9.900 milioni di euro, V-Label Cosmetics rappresenta la risposta alle crescenti esigenze di consumatori interessati ad avere garanzie sull’acquisto di prodotti che coniugano benessere e salute delle persone con il rispetto dell’ambiente e degli animali.

“Si tratta di un progetto ambizioso – ha affermato Maria Chiara Ferrarese, Vicedirettrice e R&S Executive Manager di CSQA Certificazioni – che offre al consumatore, per a prima volta in Italia, un controllo sistematico dei prodotti per poter concedere il marchio”.

I controlli avvengono sia sul prodotto finito che sugli ingredienti, compresi anche quelli che spesso non sono indicati in etichetta come i coadiuvanti e gli aromi, al fine di assicurare che non vi sia alcuna materia di origine animale.

“Si tratta di una garanzia – ha dichiarato la Presidente dell’AVI Carmen Nicchi Somaschi – non solo per vegetariani e vegani ma per tutti coloro che hanno a cuore il benessere animale e che siano comunque interessati a seguire uno stile di vita sano”.