La lavanda è un fiore dal particolare fascino, dato sia dal tipico colore azzurro-violaceo che dal profumo inconfondibile. Una pianta ampiamente utilizzata a fini ornamentali e per rinfrescare gli armadi coprendo il fastidioso odore di chiuso. I suoi benefici e le proprietà non finiscono qui, anzi.
Utilizzata già dall’Antica Roma e nell’Antica Grecia, la lavanda era solitamente utilizzata per realizzare dei talismani oppure per lanciare degli incantesimi d’amore. Un utilizzo meno “mistico” la volevano anche impiegata per aromatizzare l’acqua all’interno di alcune terme.
Caratteristiche
Passiamo ora a quelle che sono le caratteristiche principali della lavanda, adatta sia alla coltivazione in giardino che sul balcone di casa. Il nome botanico della varietà più diffusa è Lavandula officinalis; quest’ultima può crescere anche spontaneamente in tutte le regioni d’Italia. Questa pianta è perenne e cespugliosa, con un’inflorescenza molto appariscente e che può arrivare fino a 10 centimetri di lunghezza. L’altezza del sottile fusto è di circa un metro.
Ha avuto origine nell’area del Mediterraneo e per la sua crescita preferisce terreni calcarei e asciutti, adattandosi però con successo anche a suoli più alcalini. L’utilizzo come rimedio naturale e profumazione è legato alla raccolta delle sommità fiorite, prevista tra il mese di luglio e quello di settembre.
Chi volesse coltivarla in casa potrà farlo con successo anche in vaso. In questo caso scegliere un contenitore medio-grande e dedicare particolare attenzione all’annaffiatura. Mai fornire troppa acqua alla pianta, evitando accuratamente la formazione di ristagni. Qualche attenzione extra durante la primavera e l’estate, quando potrebbe rivelarsi necessaria la concimazione del terreno un paio di volte al mese.
Proprietà
Una delle proprietà più associate alla lavanda è l’azione rilassante, al pari di quella calmante. Questo fiore agirebbe inoltre come soluzione carminativa e antispasmodica. Forse sottovalutata, ma questa pianta viene indicata anche come ad azione balsamica.
Eppure le proprietà curative associate alla lavanda non finiscono qui. A quanto sopra citato si aggiungono diverse altre azioni come quella antinfiammatoria, quella cicatrizzante, come anche l’azione analgesica, quella antibatterica e in ultimo quella decongestionante.
Benefici
Per quanto riguarda l’azione rilassante e quella calmante si è espresso, negli ultimi anni, anche uno studio austriaco. A realizzarlo i ricercatori della Medical University of Vienna, secondo i quali questa pianta agirebbe anche sul piano emotivo. Nello specifico risulterebbero confermate le teoria che vedono nella lavanda un ottimo rimedio naturale contro ansia, stress ed eventuali condizioni di insonnia legate a tali stati di alterazione emotiva.
I ricercatori austriaci hanno affermato che contro i disturbi ansiosi i benefici di questo fiore si sarebbero dimostrati più efficaci dei normali trattamenti farmacologici. La stessa azione calmante agirebbe inoltre in caso di emicranie, vertigini e per alcuni tipi di mal di testa.
Le proprietà antispasmodiche e carminative intervengono in corrispondenza di spasmi e gonfiori addominali. Le stesse azioni risultano sfruttabili anche in caso di dolori mestruali. Tosse, anche con catarro, e raffreddore sono invece i destinatari dell’azione balsamica della lavanda.
Contro il prurito da punture di insetti intervengono invece le proprietà antinfiammatorie e analgesiche. La lavanda viene consigliata anche in caso di piccole ferite per via delle sue azioni cicatrizzanti e antibatteriche.
Prima abbiamo accennato all’utilizzo della lavanda come profumazione per l’armadio. Questo è però soltanto uno degli aspetti benefici di questo fiore, in quanto il suo profumo consente anche di tenere le tarme alla larga dai nostri vestiti.
Controindicazioni
Non sono note particolari controindicazioni legate all’utilizzo della lavanda come rimedio naturale. Si sconsiglia tuttavia l’assunzione dell’olio essenziale di lavanda per via orale, limitandone l’impiego al solo uso esterno. Da evitare anche il sovradosaggio.
Non sono da escludersi episodi di dermatite allergica. In ultimo attenzione all’utilizzo durante la gravidanza o l’allattamento, consultare preventivamente il proprio ginecologo per escludere controindicazioni specifiche.
Come si usa
Uno degli utilizzi più comodi e senza necessità di particolari conoscenze o manualità è quello che vede la lavanda nella veste di aroma per ambienti. Sarà possibile sfruttarne così le proprietà rilassanti e donare alla casa un profumo fresco e piacevole.
Resta sempre la possibilità di inumidire un fazzoletto o un batuffolo di cotone con alcune gocce di olio essenziale, avvicinandolo di tanto in tanto al naso per sfruttarne le proprietà. In caso di ferite, piaghe o punture di insetto applicarne da una a massimo tre gocce, mescolate con poco olio d’oliva, per un leggero massaggio benefico.
Per via orale sono consigliati esclusivamente la tisana alla lavanda e la tintura madre. Quest’ultima dovrebbe essere utilizzata nella misura di massimo 30 gocce al giorno, da diluire in un litro d’acqua e consumare nell’arco della giornata. Aiuterà così a combattere meteorismo, flatulenze e spasmi addominali. Altra forma che può essere assunta per bocca è quella del miele alla lavanda.
Tisana alla lavanda
Un piacevole modo di sfruttare le proprietà di questo fiore è quello di preparare una tisana alla lavanda. Reperire gli ingredienti si rivela piuttosto semplice, in quanto è possibile il più delle volte acquistare l’infuso in bustine nei principali negozi. In alternativa sono disponibili i fiori essiccati sfusi in erboristeria.
Per chi volesse preparare una tisana alla lavanda a partire dai fiori essiccati acquistati in erboristeria la ricetta è molto semplice. Due cucchiaini abbondanti di fiori ogni 250 ml d’acqua bollente, da lasciare in infusione per circa dieci minuti.
Chi volesse può utilizzare un cucchiaino di miele al posto dello zucchero per dolcificare la bevanda. Si segnala a questo proposito la varietà di Manuka, oggetto di alcuni studi scientifici che ne confermano le proprietà benefiche. Oppure può essere utilizzata quella di Melata, vera e propria alternativa “economica” alla ben più costosa di Manuka.
Miele di lavanda
Per gli amanti del miele questa è una delle forme più comode e gustose per sfruttare i benefici della lavanda. Dal sapore decisamente caratteristico, questo alimento è utile per sfruttare le proprietà calmanti e rilassanti di questo fiore.
Non solo, unisce un’azione energizzante ai benefici per la salute offerti da bevande come il tè o il latte caldo. Tra i benefici anche delle contenute proprietà carminative e soprattutto dei vantaggi in caso di sindrome da raffreddamento e malanni invernali. In quest’ultimo caso il miele di lavanda sfrutta le proprietà balsamiche del fiore.