Lavori Montagnola

Lavori Montagnola, è polemica a Bologna: scatta la petizione

Polemiche a Bologna per i lavori alla Montagnola, tanto da far scattare una petizione. Solo lo scorso febbraio il sindaco della città Matteo Lepore aveva presentato il progetto di riqualificazione della zona.

Una nuova struttura ideata dall’architetto Mario Cucinella, situata dentro il parco, come sostituta della tensostruttura già presente. Aveva dichiarato proprio il primo cittadino:

Il parco della Montangola ha bisogno di cura e di bellezza […] Un luogo frequentato da tante famiglie e bambini, da chi ci va a correre e dagli studenti, ha bisogno di uno spazio flessibile inserito nel pieno rispetto degli alberi. Ospiterà uno spazio polivalente con laboratori, un auditorium, sale studio di giorno, un punto ristoro e servizi, con aree che si prestano a intrecciarsi con le rassegne estive nel parco.

Un edificio green a emissioni zero, per cambiare il modo di vivere il parco. Vi avevamo già parlato di questo progetto e delle parole usate da Cucinella per descriverlo: “Una foglia bianca posata in mezzo agli alberi”. I cittadini però non sembrano essere molto felici di questa novità.

Lavori Montagnola: le proteste dei cittadini di Bologna

I cittadini di Bologna hanno lanciato una raccolta firme per i lavori alla Montagnola. Chiedono di ridiscutere il progetto – da due milioni di euro, con i fondi del React Eu – per diminuire l’area del cantiere. In questo modo grandi e piccini potranno accedere ugualmente all’area verde della città, in attesa della nuova struttura.

In soli 5 giorni sono più di 600 le firme raccolte su Change.org per fermare i lavori. Il Comune non avrebbe mai risposto alle richieste di chiarimenti su questo progetto in tema di greenwashing:

La costruzione nella sua superficie totale – interna ed esterna – passerà da 380 a 500 metri quadri e, benché si parli di tetti verdi, crediamo che la superficie calpestabile sia una priorità perché realmente fruibile. Rifiutiamo ogni logica di greenwashing; ingiustificabile il consumo di suolo in tempi in cui si dovrebbe aumentare il verde e non toglierlo.