Le rose Solidal Coop per garantire dignità a chi le coltiva

Nonostante la coltivazione dei fiori a Sanremo e, più in generale, in gran parte della riviera ligure la nostra produzione di rose non risponde al fabbisogno nazionale costringendoci all’importazione. Acquistiamo soprattutto dal Kenia che impegna migliaia di salariati, in condizioni sociali e ambientali difficili. Una produzione che può richiedere ottanta passaggi chimici durante il ciclo. Molti lavoratori sono privi di contratto, con stipendi iniqui, costretti a lavorare anche venti ore al giorno, senza protezioni durante l’impiego dei pesticidi. Oltre ciò il viaggio da Nairobi all’Italia non è diretto e tutti i fiori sono costretti a passare in Olanda, nel più importante mercato e luogo di smistamento europeo: un bel consumo di carburante e un grande impatto sull’ambiente.

RoseMa allora come ci si comporta se proprio si ha l’impellente desiderio di regalare o regalarsi un bel mazzo di rose? Negli ultimi anni la linea Solidal Coop (che commercializza anche caffè, té, cioccolata, zucchero, ananas, banane, prodotti per la colazione e molto altro) si è arricchita dando spazio ai fiori equi provenienti da quattro piantagioni localizzate in diverse zone del Kenya. Le rose vengono coltivate su substrati a circolo chiuso, quindi acqua e fertilizzanti sono somministrate in modo razionale e sfruttati al meglio. L’idrocultura è una tecnica che assicura il risparmio di acqua del 40% rispetto ai metodi di coltura tradizionali ed evita la dispersione di veleni nel terreno.
Per chi coltiva la garanzia di un contratto di lavoro, salario superiore rispetto al minimo legale, contributo per la casa. A disposizione anche un ambulatorio e scuole gratis per i bambini dei dipendenti.

Le rose, certificate Fairtrade (il marchio internazionale di certificazione etica più riconosciuto al mondo), sono vendute in mazzi da 9, stelo 40 cm, o in mazzi da 5 steli per 60 cm di altezza, in quattro varianti di colore: rosso – passione, rosa – giovinezza/amore appena nato, arancio – gioia/allegria e bianco – purezza/innocenza.
Ricordiamolo: l’acquisto di un fiore qualsiasi, seppur bellissimo, può comportare gravi implicazioni ambientali e sociali, non diventiamo protagonisti di questo orrore.

di Marzia Fiordaliso