L’intervista a Simone Togni, Presidente ANEV – Associazione Nazionale Energia del Vento

L’intervista a Simone Togni, Presidente ANEV – Associazione Nazionale Energia del Vento, di Marzia Fiordaliso, Direttore Editoriale Eco in città

ANEV e World Wind Energy Association (WWEA) promuoveranno la World Wind Energy Conference WWEC2022 a Rimini, dal 28 al 30 giugno 2022, sul tema “Collaborare per un futuro rinnovabile”. Un appuntamento importante e una grande responsabilità. Come vi state organizzando?

Grazie all’ottimo lavoro che abbiamo svolto in sinergia con Adria Congrex e IEG Expo, per la prima volta nel 2022 si terrà in Italia la World Wind Energy Conference, WWEC 2022, la conferenza internazionale sull’eolico promossa della WWEA. Si terrà una tre giorni a Rimini presso il Pala Congressi, articolata in sessioni convegnistiche all’interno delle quali si presenteranno i paper inviati dalle aziende e dagli accademici sull’energia eolica ma non solo. I temi infatti sono molti e ben illustrati sul sito wwec2022.org. Sarà possibile parlare di storage, wind technology, best practices, FER e communities, economy e policy e molto altro. Inoltre vi sarà la possibilità per le aziende di esporre i propri prodotti e servizi nel padiglione dedicato agli stand.

È un’occasione unica e di altissimo profilo, considerato che saranno presenti sia rappresentanti istituzionali che esperti ed accademici di rilievo internazionale.

È un bel traguardo e sono certo che sarà un ulteriore successo per il settore eolico e quindi per l’Associazione.

Chiudete con un bilancio positivo il 2021 relativamente al numero di aziende associate. L’eolico è un comparto che continua a mostrare sicurezza e crescita. Gli obiettivi di decarbonizzazione però non sono vicini. Possiamo essere ottimisti?

Quest’anno, nonostante il momento di difficoltà dovuto alla pandemia, si sono associate molte nuove aziende e questo segnale è emblematico della maturità del comparto. L’Associazione, che racchiude gli operatori dell’eolico, dal produttore di energia al costruttore di macchine e componentistica, dal trader al curatore delle opere elettriche e civili, fino agli studi ingegneristici e ai produttori di beni e servizi, è giunta a quota 98 aziende associate, delle quali molte sono arrivate quest’anno.

Relativamente agli obiettivi di decarbonizzazione, partendo dai target fissati dal Governo che prevedono la realizzazione di 9-10 GW di eolico onshore, a cui speriamo si sommino ulteriori 5,5 GW offshore al 2030, se saremo veloci perché i tempi cominciano a essere stretti, questi numeri sono realizzabili poiché esiste il potenziale di vento e i siti dove realizzarlo.

Ciò di cui il settore eolico ha bisogno è il superamento di uno stallo tra decisori non più sostenibile. È necessaria la definizione di criteri oggettivi da parte del Ministero della Cultura che gli operatori devono seguire. Le Soprintendenze dicono solo “no”, senza indicare il come. Va fatto un passo in avanti.

 

Avete organizzato un Roadshow nelle regioni con presenza di impianti a fonte eolica. L’occasione è stata utile a favorire il dibattito tra gli enti locali, gli esperti e le aziende?

Abbiamo già organizzato Roadshow nelle Regioni Puglia, Basilicata, Campania e Lazio e proseguiremo anche nelle altre Regioni. Gli incontri con Presidenti, Assessori e Consiglieri sono stati utili per rappresentare le esigenze del settore eolico, che si differenziano da territorio a territorio e la presenza dei rappresentati politici è innegabilmente un segnale di apertura verso il nostro settore. Una presa di responsabilità rispetto agli impegni europei sulla decarbonizzazione.

ANEV ha appena pubblicato il calendario dei corsi di formazione e dei seminari sull’eolico 2022. Ben otto appuntamenti specialistici con la presenza di docenti provenienti dalle imprese, dal mondo Accademico e dalle Istituzioni. Quali obiettivi vi ponete?

I corsi di formazione ANEV nascono dalla richiesta delle aziende associate di avere a disposizione dei corsi per i propri dipendenti, soprattutto i nuovi assunti, per formarli in maniera professionale e adeguata.

Ciò che caratterizza i corsi e seminari che organizziamo è la presenza i docenti provenienti da aziende che operano nel settore eolico e quindi lavorano sul campo e possono offrire l’expertise più completa possibile. Ad essi si aggiungono accademici e rappresentati delle Istituzioni.

Molti dei seminari sono specialistici e rivolti gli addetti ai lavori che desiderano approfondire determinate tematiche anche interloquendo direttamente con i decisori, come ad esempio il Seminario sulla VIA – Valutazione di Impatto Ambientale.

Sempre ascoltando le richieste dei nostri associati abbiamo poi arricchito il calendario con un nuovo corso sull’Asset Management, attività di gestione sempre più richiesta dalle aziende.

Il sito https://www.anev.org/