Dicembre è arrivato e ha portato con sé l’immancabile spirito natalizio: le strade iniziano a vestirsi di luci e così le nostre abitazioni, addobbate con festoni, palline e lucine colorate. Ma può capitare che, tirando fuori tutto l’occorrente per rendere la nostra casa a prova di Natale, ci si renda conto che le catene luminose, le ghirlande o le decorazioni a LED che usavamo fino all’anno scorso, non funzionino più. Non resta che andare a comprarne di nuove, ma che fare di quelle vecchie? Tutti questi prodotti, alimentati da corrente elettrica o da batterie, quando smettono di funzionare diventano Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Come si trattano allora questi speciali rifiuti? E dove dobbiamo buttarli? Ecco alcuni pratici consigli del consorzio Ecolamp, specializzato nella raccolta e nel riciclo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche giunte a fine vita, che possiamo aggiungere alla nostra lista di buoni propositi per fare del bene all’ambiente anche a Natale.
CENTRI DI RACCOLTA COMUNALI – Oltre ai nostri, possiamo raccogliere anche le catene luminose, gli addobbi natalizi e le decorazioni luminose a LED da buttare di amici, parenti o vicini di casa, e portarli in una delle oltre 4.000 isole ecologiche comunali diffuse sul territorio nazionale. Qui sono presenti speciali contenitori per il raggruppamento R4 (apparecchi di illuminazione, piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo) che permettono di avviare i rifiuti elettrici ed elettronici a corretto riciclo.
1CONTRO1 – I RAEE possono essere consegnati anche nei negozi che vendono articoli elettrici ed elettronici, specializzati e non. In questo caso, per ogni rifiuto consegnato, dobbiamo acquistare un nuovo prodotto equivalente. Ad esempio, se abbiamo bisogno di una nuova presa a intermittenza per le luci di Natale, possiamo cogliere l’occasione per consegnare al negoziante quella rotta.
1CONTRO0 – In questo caso, possiamo portare i nostri RAEE – a patto che non superino i 25 cm di lunghezza – dai rivenditori con superficie di vendita dedicata alle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche superiore a 400 metri quadrati, senza alcun obbligo di acquisto.
SITO ECOLAMP & APPJUNKER – Per trovare i centri di raccolta comunali più vicini, possiamo consultare la pratica mappa interattiva sul sito di Ecolamp (www.ecolamp.it/centri-raccolta/), oppure usare l’applicazione gratuita JunkerApp, che ci aiuta a fare la raccolta differenziata in modo semplice e intuitivo, con cui Ecolamp collabora per il corretto smaltimento dei RAEE.
Ecolamp nei primi sei mesi del 2019 ha raccolto oltre 1.900 tonnellate di RAEE su tutto il territorio nazionale, di cui 1.023 tonnellate solo di piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita. Grazie al corretto trattamento dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici è stato possibile recuperare oltre il 95% di materie prime seconde, ovvero materiali impiegabili in nuovi cicli produttivi, secondo uno dei principi alla base dell’Economia Circolare.
Le possibilità per smaltire correttamente i RAEE, che siano decorazioni natalizie, ghirlande luminose o altri prodotti elettrici ed elettronici, sono molteplici e consentono a ognuno di noi di dare il proprio contributo a favore dell’ambiente anche nel periodo delle feste.
IL CONSORZIO ECOLAMP
Ecolamp è il consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al trattamento delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche giunte a fine vita (RAEE). Nato nel 2004 per volontà delle principali aziende nazionali e internazionali del settore illuminotecnico del mercato italiano, oggi riunisce oltre 200 produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Dal 2015 Ecolamp è tra i soci fondatori di Eucolight, l’associazione europea nata per dare voce ai Sistemi Collettivi RAEE specializzati nei rifiuti di illuminazione. Ecolamp porta avanti con impegno numerose attività per sensibilizzare cittadini e operatori del settore, coinvolgendo l’unione pubblica sul tema del corretto riciclo dei RAEE. Oggi Ecolamp, in un’ottica di economia circolare, garantisce il recupero di oltre il 95% dei materiali di cui questi rifiuti sono composti e il corretto smaltimento delle sostanze inquinanti, evitando che vengano disperse nell’ambiente.