Le piante infestanti, spesso disprezzate e combattute con ogni genere di pesticidi, celano un mondo di segreti e di insegnamenti preziosi svelati nel libro Malerbe amiche – La biodiversità e il futuro del Pianeta, di Valentino Mercati e Stefano Benvenuti, Aboca Edizioni. Da millenni, queste tenaci sopravvissute hanno proliferato dimostrando una resilienza e una capacità di adattamento che le rendono vere e proprie maestre di vita.
La diffusione delle infestanti, a discapito delle coltivazioni, è il segnale di uno squilibrio ecologico. La nostra ossessione per il monocultivo e l’estetica perfetta dei giardini ha portato a un impoverimento della biodiversità, creando le condizioni ideali per l’esplosione di queste piante.
Per contrastare questa minaccia siamo ricorsi a pesticidi sempre più potenti, inquinando terreni e falde acquifere, mettendo a rischio la salute umana e quella degli ecosistemi. Questa scelta, dettata da una visione antropocentrica e unilaterale, si è rivelata miope e dannosa.
Il controllo delle erbe infestanti nei processi agricoli non può essere limitato alla ricerca di sostanze sostitutive dei diserbanti chimici e/o delle sementi geneticamente modificate allo scopo; è necessario intervenire su tutti i processi relativi alla vita e alla crescita delle piante. Ad esempio si può intervenire sulla velocità di germinazione dei singoli semi in competizione fra loro, sapendo come e quando potrebbero germinare i semi infestanti presenti da tempo nei terreni. Se pensiamo alle erbe infestanti come a un nemico da combattere ne usciremo sicuramente sconfitti, mentre se cerchiamo di conoscerle potremo anche avvalerci del loro contributo per raggiungere l’equilibrio biologico fra l’uomo e il resto del vivente – commenta Valentino Mercati.
Malerbe amiche – La biodiversità e il futuro del Pianeta, una prospettiva più ampia
Lo studio delle infestanti ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con la natura. Queste piante insegnano che ogni essere vivente ha un ruolo fondamentale e che la natura, se lasciata libera di seguire i suoi ritmi, è in grado di trovare un equilibrio.
Siamo di fronte a sfide cruciali come la necessità di promuovere pratiche agricole che rispettino l’ambiente e la biodiversità, quali l’agricoltura biologica e la rotazione delle colture e il recupero di antiche tecniche di gestione del suolo e delle piante basate sull’osservazione della natura e sull’utilizzo di rimedi naturali.
Le piante infestanti, lungi dall’essere un problema da eliminare, rappresentano un’opportunità per riflettere sul nostro modo di interagire con il mondo naturale. Imparando a convivere con queste tenaci compagne di viaggio, potremo costruire un futuro più sostenibile e rispettoso per tutti.
Malerbe amiche – La biodiversità e il futuro del Pianeta non si limita, dunque, a esporre le analisi di Stefano Benvenuti, grande esperto in materia, ma coniuga tali conoscenze con la pluridecennale esperienza di Valentino Mercati alla guida del Gruppo Aboca, azienda attentissima a incentivare un impatto positivo delle proprie attività sulla collettività e sulla biosfera.
Chi sono gli autori
Valentino Mercati è fondatore di Aboca S.p.A. Società Agricola. Dottore in Biotecnologie Vegetali e Microbiche; ideatore e titolare di diversi brevetti di prodotto e di processo in ambito delle piante medicinali, della loro trasformazione ed estrazione. Accademico Onorario dell’Accademia dei Georgofili e dell’Accademia dei Fisiocritici, è autore di pubblicazioni e articoli scientifici e divulgatore in convegni e congressi.
Stefano Benvenuti lavora presso il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa. Nel 2018 ha ottenuto l’abilitazione come professore ordinario di Agronomia e Sistemi Colturali Erbacei ed Ortofloricoli. Nel 2019 è stato nominato membro dell’Accademia dei Georgofili. Autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche. Collabora con l’azienda Aboca da oltre un ventennio in progetti mirati alla sostenibilità di agroecosistemi gestiti con sistemi colturali biologici.