La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha stanziato 3 milioni di euro per i cittadini e le attività economiche danneggiati dal maltempo che sabato, 22 luglio, ha colpito diverse zone. Il vento superiore ai 100 chilometri ha accompagnato violentissime piogge e grandinate e i tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile stanno completando, insieme agli Enti locali, la valutazione dei disastri causati dalle avverse condizioni meteo. I dati raccolti sono necessari per richiedere lo stato di emergenza nazionale che verrà inoltrata al Governo.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto agli occhi di tutti, i fenomeni atmosferici estremi flagellano il nostro paese da mesi, fra frane, alluvioni, venti intesi, precipitazioni abbondanti nell’arco di pochi minuti, grandinate gigantesche e siccità. Eppure i negazionisti continuano ad evitare l’argomento come si riguardasse un altro pianeta. Quanti morti e quanti danni dovremo contare ancora prima di passare a seri provvedimenti?
Maltempo Emilia-Romagna, gli incontri con i sindaci
Il primo sopralluogo è avvenuto nel Ravennate, successivamente il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, saranno nel Bolognese, nel Ferrarese e nel Modenese per fare il punto della situazione amministratori e comunità locali.
Si partirà da Galliera (Bo) dove avverrà l’incontro coi sindaci di Galliera, Crevalcore e Baricella. A seguire, in provincia di Ferrara, a Cento meeting col sindaco di Argenta e poi la visita nella frazione XII Morelli. Terza tappa, Finale Emilia, dove, sempre in Municipio, Bonaccini e Priolo vedranno anche il sindaco di San Felice sul Panaro e la vicesindaca di Mirandola, per poi visitare la sede del Giudice di Pace. Si tornerà poi nel Ferrarese per l’appuntamento al Municipio di Terre del Reno, con anche la visita alla Caserma dei Carabinieri e alla Ceramica Sant’Agostino, per finire con San Bartolomeo al Bosco, due frazioni di Ferrara.
Dopo lo stato di emergenza regionale chiederemo lo stato di emergenza nazionale, inviando la documentazione al Governo entro il fine settiman – hanno spiegato il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano. Tante persone e imprese colpite di tutti i comparti, a partire da quello agricolo, si trovano nelle zone della Romagna già drammaticamente colpite dalle alluvioni di maggio. Così come gli alluvionati, riteniamo abbiano diritto alle stesse tutele. Per questo, con lo stato di emergenza nazionale, chiederemo che venga attivato subito anche per loro il meccanismo speditivo, sperimentato per la prima volta in Emilia-Romagna, che in questi giorni vede le famiglie alluvionate ricevere il contributo di primo sostegno. Se ciò non ci verrà riconosciuto – proseguono Bonaccini e Calvano – lo faremo noi come Regione. Da qui il primo stanziamento deciso oggi in Giunta di 3 milioni di euro, impegno che ci eravamo presi durante il sopralluogo effettuato ieri nei territori del ravennate flagellati dal maltempo di sabato.