La malva, con i suoi delicati fiori viola, è una pianta officinale nota fin dall’antichità per le numerose proprietà benefiche. Diffusa in tutta Europa, cresce spontaneamente in prati e giardini, ma può essere facilmente coltivata anche in vaso. È ricca di mucillagini e sostanze naturali che le conferiscono proprietà emollienti e antinfiammatorie.
Il nome deriva dal latino “malva”, a sua volta derivato dal greco “malàche”, che significa “molle”, in riferimento alle proprietà ammorbidenti della pianta. Facile anche coltivare la malva in vaso in modo semplice e gratificante, si avrà in terrazzo o sul davanzale una pianta bella da vedere e utile per la salute. Seguendo alcuni consigli che troverai più avanti potrai godere della sua fioritura e dei suoi benefici per tutto l’anno.
Malva: quando è utile
La malva è un rimedio naturale versatile dalle spiccate proprietà lenitive e antinfiammatorie. Grazie alla sua composizione ricca di principi attivi benefici, si conferma una preziosa alleata per la salute e il benessere quotidiano. Risulta efficace per diverse problematiche:
- vie respiratorie: la malva è utile in caso di tosse, raffreddore, mal di gola e bronchite. Le sue mucillagini, infatti, formano una sorta di barriera protettiva sulle mucose, alleviando l’irritazione e favorendo la guarigione;
- apparato digerente: grazie alle sue proprietà lassative delicate è utile in caso di stitichezza occasionale. Inoltre, aiuta a lenire le infiammazioni del tratto gastrointestinale, come gastrite e colite;
- pelle: grazie alle sue proprietà emollienti e lenitive, la malva è indicata per il trattamento di irritazioni cutanee, eczemi, dermatiti e punture di insetti;
- vie urinarie: ha proprietà diuretiche e antinfiammatorie, utili in caso di cistite e altre infezioni delle vie urinarie.
Tutti gli usi
La malva può essere utilizzata in diversi modi:
- infuso: per preparare un infuso, versare un cucchiaio di fiori e foglie essiccati in una tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere tiepido;
- decotto: per preparare un decotto, far bollire un cucchiaio di fiori e foglie essiccati in una tazza di acqua per 10 minuti. Filtrare e utilizzare per gargarismi o impacchi;
- estratto secco: la malva è disponibile anche sotto forma di estratto secco, in capsule o compresse, da assumere secondo le indicazioni del produttore o del naturopata o dell’erborista;
- uso esterno: per impacchi e lavaggi, si può utilizzare l’infuso o il decotto, oppure applicare direttamente sulla pelle foglie fresche tritate.
Controindicazioni
Generalmente è sicura e ben tollerata ma è sempre consigliabile consultare un medico prima dell’uso, specialmente in caso di gravidanza, allattamento o assunzione di medicine specifiche. L’uso eccessivo potrebbe ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci per via delle mucillagini.
La presenza della malva nella cosmesi
La malva viene impiegata in diverse formulazioni cosmetiche tra cui le creme viso e corpo perché aiuta ad idratare e lenire la pelle secca o irritata. Non manca in molti tonici e acque micellari perfetti per decongestionare e rinfrescare la pelle dopo la detersione. Ideale nelle maschere viso soprattutto in caso di pelli sensibili, con arrossamenti o che necessitano di un boost di idratazione. Facile trovarla anche in shampoo e balsami: contribuisce a lenire il cuoio capelluto irritato e a donare morbidezza ai capelli. Può essere presente, infine, nei saponi naturali: delicati e nutrienti, adatti a tutte le pelli.
Come creare a casa prodotti ecologici a base di malva
Oltre ai prodotti già pronti, la malva può essere utilizzata in casa per preparare rimedi di bellezza fai-da-te:
- infuso lenitivo per la pelle: lasciare in infusione i fiori in acqua calda, filtrare e usare l’infuso come tonico o impacco per le pelli sensibili;
- maschera viso alla malva: mescolare l’infuso con argilla bianca per ottenere una maschera delicata e purificante;
- impacco per capelli: aggiungere l’infuso di malva all’henné neutro per un trattamento idratante e rinforzante.
Coltivare la malva in vaso
La malva (Malva sylvestris) è una pianta erbacea perenne facile da coltivare, si adatta bene anche alla crescita in vaso, perfetta per balconi e terrazzi. In primis è importante scegliere un contenitore di almeno 30 cm di diametro e profondità, con fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua. Il terreno ideale è composto da una miscela di terriccio universale con aggiunta di sabbia e compost, alla base è bene inserire una manciata di palline di argilla. La malva ama il sole ergo posiziona il vaso in un luogo ben illuminato preferibilmente con almeno 5-6 ore di luce solare diretta al giorno. Resiste bene al freddo ma è consigliabile proteggerla durante i mesi più rigidi con un telo termico o almeno della pacciamatura in legno.
Puoi seminare la malva direttamente nel vaso in primavera o in autunno. I semi vanno interrati a circa 1 cm di profondità e mantenuti umidi fino alla germinazione. Se parti da piantine già sviluppate, trapiantale con delicatezza evitando di danneggiare le radici. Non ha bisogno di essere annaffiata troppo, sempre meglio sentire prima di dare acqua se la terra è secca: i ristagni possono provocare muffe e la fine della piantina.
Per una crescita vigorosa concima ogni 3-4 settimane con un fertilizzante organico o a lenta cessione, specialmente nel periodo primaverile-estivo mentre per stimolare la fioritura e mantenere la pianta in salute, rimuovi i fiori appassiti e le foglie secche. Se la pianta cresce troppo, puoi potarla leggermente per darle una forma più compatta ed esteticamente piacevole come un ikebana.
Malattie e parassiti
La malva è generalmente resistente ma può essere soggetta all’attacco di afidi e ragnetto rosso. Se noti la presenza di parassiti utilizza un insetticida naturale a base di sapone di Marsiglia o macerato di ortica o bicarbonato (tante le ricette in rete).
La tisana Erbamea alla malva
Passeggiando nei campi di pianura e collina in primavera è facile imbattersi nella malva, pianta graziosa, con i suoi fiori rosa-violacei striati che spiccano dal fogliame cespuglioso di colore verde intenso. Per preparare un ottimo infuso biologico Erbamea, versare acqua bollente in una tazza (circa 150 ml), mettere una bustina filtro e lasciare riposare per 8-10 minuti; coprire per non disperdere le sostanze più volatili. Prima di togliere la bustina filtro premerla leggermente con il dorso del cucchiaino. Utilizzare una bustina per tazza. L’infuso può essere dolcificato a piacere ad esempio con miele o zucchero integrale.