Papa Francesco

Mangiare meno carne per salvare l’ambiente: le parole di Papa Francesco

Per salvaguardare l’ambiente è necessario partire dalle piccole cose come mangiare meno carne. Questa la sintesi di quanto consigliato da Papa Francesco ai giovani, prima della Conferenza europea che è andata in scena a Praga dall’11 al 13 luglio appena passati.

Se per il Pontefice è fondamentale diminuire il consumo di carburanti fossili, allo stesso tempo è anche opportuno ridurre quello di carne. La FAO ha fatto sapere che le emissioni prodotte dagli allevamenti di bestiame costituiscono circa il 14,5% delle emissioni mondiali di gas serra ogni anno. Proprio a causa di questi numeri è necessario orientarsi verso una alimentazione più consapevole. Ecco le parole di Papa Francesco:

Se non riuscirete voi a dare una svolta decisiva a questa tendenza autodistruttiva, sarà difficile che altri ci riusciranno in futuro. Non lasciatevi sedurre dalle sirene che propongono una vita di lusso riservata a una piccola fetta del mondo: possiate avere “occhi grandi” per vedere tutto il resto dell’umanità, che non si riduce alla piccola Europa; aspirare a una vita dignitosa e sobria, senza il lusso e lo spreco, perché tutti possano abitare il mondo con dignità.

È urgente ridurre il consumo non solo di carburanti fossili, ma anche di tante cose superflue; e così pure, in certe aree del mondo, è opportuno consumare meno carne: anche questo può contribuire a salvare l’ambiente.

Mangiare meno carne: i benefici per l’ambiente

Mangiare meno carne porta a significativi benefici. Molte delle produzioni cerealicole mondiali vengono usate nella preparazione dei mangimi per animali che forniscono carne per i Paesi occidentali, quando potrebbero coprire il fabbisogno alimentare di milioni di persone. Uno stile di vita vegetariano contribuisce a promuovere una più equa distribuzione delle risorse combattendo la fame nel mondo.

Inoltre, per coltivare i cereali destinati al bestiame si usano enormi quantità di concimi di sintesi e pesticidi che danneggiano l’ecosistema e possono giungere fino all’uomo. Gli animali poi rilasciano grandi quantità di gas serra (anidride carbonica, metano e protossido di azoto) soprattutto dal processo di digestione e dalla decomposizione del letame.

Va anche considerato che l’incremento della produzione di carne, porta a un progressivo disboscamento delle foreste per la creazione di nuove zone destinate all’allevamento e al pascolo. Come se non bastasse un terzo della produzione energetica viene impiegata nell’industria zootecnica.

La crisi climatica riguarda tutti noi e ogni gesto, seppur piccolo, può contribuire a migliorare la situazione attuale. Ha concluso il Pontefice:

A tale riguardo, vi farà bene – se non l’avete già fatto – leggere l’Enciclica Laudato si’, dove credenti e non credenti trovano motivazioni solide per impegnarsi in favore di una ecologia integrale. Educare, pertanto, per conoscere, oltre che sé stessi e l’altro, anche il creato.