Mascherine riciclo

Riciclo: le mascherine diventano abiti, il progetto della scuola di Acerra

Le mascherine, ormai, sono obbligatorie in pochi posti e così cosa bisogna fare con quelle avanzate a casa? Una scuola di Acerra ha pensato bene di riciclarle, dando vita a veri e propri abiti. L’istituto Ferrajolo – Siani ha voluto dimostrare che nulla va buttato e che il riciclo, esempio di economia circolare, è fondamentale per la nostra società.

Per questo motivo la preside Gabriella Ricci e le professoresse Antonella Grimaldi, Maddalena De Luca e Anna Lucia Peluso hanno dato vita al progetto Ti (S)Maschero io. Ha dichiarato proprio la dirigente scolastica:

Come tanti altri istituti avevamo centinaia e centinaia di mascherine non usate nei cassetti e nei corridoi. Grazie alla creatività delle insegnanti e degli studenti è nato il progetto Ti (S)Maschero io che ha come obiettivo il riciclo intelligente e costruttivo. Un modo per esorcizzare un periodo tanto difficile come quello della pandemia con un gesto di grande significato.

Mascherine diventano abiti: il progetto di riciclo

Per mesi gli studenti di questa scuola hanno cucito ed incollato mascherine, creando ben otto vestiti da sera, tra cui uno da sposa. Dopo aver realizzato questi abiti, hanno deciso di iscriversi ad un corso del MIUR e della Rai al quale hanno partecipato 700 istituti.

Quello di Acerra è stato selezionato e così qualche settimana fa alcuni dei ragazzi sono stati protagonisti dell’evento Tutti a scuola, andato in onda in diretta su Rai 1, per la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico con Sergio Mattarella. Purtroppo non hanno potuto partecipare tutti gli studenti che hanno lavorato a questa iniziativa, tuttavia la soddisfazione è stata tanta. Ha concluso una delle docenti:

Con due classi (le sezioni “A” e “G”) abbiamo dedicato parecchio tempo ma il risultato ci ha dato soddisfazioni: abbiamo otto abiti. Pensi che per un solo vestito son serviti 200 dispositivi di prevenzione. La nostra scuola da sempre lavora in questa direzione perché crediamo profondamente al valore del green.