Il mirtillo è una pianta da cui nascono i celebri frutti di bosco, piuttosto famosi sia per il gusto del loro succo che per le proprietà naturali. Se ne conoscono in particolare due varietà, note in Italia come mirtillo nero e mirtillo rosso, dai molti effetti benefici e dalle poche controindicazioni.
L’origine dei mirtilli viene comunemente ricondotta all’Europa, anche limitato soltanto ad alcune particolari zone. Non tutti gli habitat sono adatti alla sua crescita, che può variare a seconda della specie e del clima. Nel Nord America viene raccolto soprattutto il mirtillo rosso americano, anche detto “cranberry”, il cui nome scientifico è Vaccinium subg. Oxycoccus. Da non confondersi con il mirtillo rosso di origine euro-asiatica, la cui definizione botanica è Vaccinium vitis-idaea. Quello nero va sotto il nome di Vaccinium Myrtillus.
Mirtillo selvatico
Come accade in generale per i frutti di bosco, anche i mirtilli sono molto diffusi in natura. Quando ci si trova in aree boschive o naturali poco alterate dall’uomo è possibile imbattersi nelle piante selvatiche. In Italia sono presenti però soltanto nelle zone montane del Nord e del Centro.
In generale il mirtillo selvatico raggiunge a malapena il metro di altezza, mentre in Italia solitamente non supera i 50 centimetri. Alcune specie sono definite “striscianti”, in quanto si diramano lungo il terreno. Esistono poi delle eccezioni di rilievo come il Vaccinium arboreum, piccolo arbusto americano, che può raggiungere i 9 metri.
Il mirtillo nero presenta foglie ovali, mentre i piccoli frutti sono di colore bluastro. La fioritura avviene durante il mese di maggio, mentre la nascita delle bacche (o per meglio dire “false bacche”) è prevista in piena estate (tra luglio e agosto).
Il mirtillo rosso dispone invece di foglie coriacee, quindi più adatte a climi meno temperati. Produce fiori di colore bianco o rossastro, da cui produrrà frutti dal sapore più aspro e meno dolce rispetto a quelli bluastri.
Valori nutrizionali e calorie
Le calorie apportate dai mirtilli sono circa 25 kcal per 100 grammi di prodotto edibile. Sono presenti tra i valori nutrizionali di questo frutto le vitamine A, B1, B2, B3, C, E e K.
I carboidrati ammontano a oltre 75 grammi, seguiti dalle proteine con circa 14 e infine dai grassi (prossimi ai 7 grammi). Tra i sali minerali troviamo soprattutto potassio (160 mg), calcio (41 mg), fosforo (31 mg), sodio (2 mg) e ferro (0,70 mg).
Mirtillo: proprietà
Tra le proprietà riconosciute al mirtillo figurano senz’altro quelle antiossidanti, frutto soprattutto della presenza di tannini, flavonoidi e acidi fenolici. Presenti anche l’azione diuretica, quelle antibiotiche e antisettiche, nonché quelle antivirali.
Sono presenti anche degli effetti benefici per la vista, oltre a quelli antiaggreganti piastrinici, ipolipidemizzanti e ipoglicemizzanti. Da non dimenticare anche le proprietà astringenti e quelle a vantaggio del sistema circolatorio come le vasoprotettrici.
Quali sono i benefici del mirtillo?
La presenza di tannini inserisce il mirtillo tra i possibili rimedi naturali contro la diarrea. Può essere consigliato inoltre per i suoi effetti benefici contro la cistite, soprattutto se di natura batterica. In più si rivela utile nel proteggere la mucosa gastrica da future irritazioni, esercitando un’azione simile a quella della calendula. L’azione antibatterica risulta efficace anche rispetto a batteri quali lo Staphylococcus aureus e l’Escherichia coli.
Gli antiossidanti presenti in questo piccolo frutto di bosco offrono dei benefici contro l’invecchiamento, oltre che per la salute degli occhi. Quest’ultimo aspetto interessa soprattutto il miglioramento della vista notturna, in caso di cataratta (malgrado non sia curativo) o di retinopatia diabetica.
A livello circolatorio contribuisce a rafforzare le pareti dei vasi sanguigni, inclusi arterie e capillari. Azione contro la fragilità capillare utile soprattutto per i fumatori, per chi soffre di ipertensione o di diabete. I benefici per arterie e capillari risulterebbero maggiori nel mirtillo rosso, mentre sono presenti in misura ridotta in quello nero.
Mirtilli rossi e neri benefici anche in caso di gambe gonfie, couperose, nonché termoregolazione. Sembrano rappresenti dei rimedi naturali anche in caso di mani e piedi freddi.
Uso
Esistono diverse forme attraverso cui utilizzare il mirtillo come rimedio naturale. Ovviamente è sempre possibile mangiare i piccoli frutti di bosco durante la loro stagione, quindi nei mesi di luglio e agosto. In alternativa sono disponibili nei negozi e in farmacia degli integratori alimentari naturali che lo includono nella composizione.
Possibile anche utilizzarlo a livello topico, in caso ad esempio di gambe gonfie o capillari fragili, sfruttando delle apposite creme e pomate. Ulteriori possibilità sono quella di bere il succo di mirtillo, da scegliere tra quelli senza zuccheri aggiunti, e la tisana.
Seppure di minore efficacia come rimedio naturale è senz’altro interessante l’impiego dei mirtilli in cucina nella preparazione di dolci come torte, muffin, ciambelloni e come guarnizione per la cheesecake.
Succo di mirtillo
Il succo di mirtillo si ottiene dalla spremitura dei piccoli frutti di bosco e dalla successiva rimozione dei residui di buccia o semi. Affinché sia del tutto positivo per la salute, al netto di controindicazioni o effetti collaterali, la bevanda non dovrà contenere zuccheri aggiunti. Molto apprezzato è il succo di mirtillo nero.
Tisana al mirtillo
Eccoci infine a uno dei rimedi naturali basati sul mirtillo, che però non ne utilizza i frutti. Si tratta della tisana al mirtillo, che potrà essere preparata utilizzandone le foglie. Questi ingredienti sono di solito reperibili in erboristeria.
La preparazione della tisana al mirtillo è semplice. Basta lasciare 20 grammi di foglie in acqua bollente per 10 minuti, filtrando non appena terminato il tempo di infusione. Consumare non appena si sia raffreddata abbastanza da risultare bevibile.
Mirtillo: controindicazioni
Le principali controindicazioni riguardanti il consumo di mirtilli sono legate ai periodi della gravidanza e dell’allattamento. Mirtillo da evitare anche nel caso di ipersensibilità ad alcune sostanze specifiche. Per qualsiasi dubbio è consigliato il consulto con il proprio medico curante.
Effetti collaterali dei mirtilli
Il consumo di mirtilli può portare ad alcuni effetti collaterali come la nausea e altri disturbi digestivi. Non solo, nei soggetti sensibili potrebbero presentarsi reazioni cutanee o a carico del sistema nervoso.
Chi non deve mangiare mirtilli?
In virtù di quanto riportato sopra non deve mangiare mirtilli chi soffre di disturbi gastrici o del tratto intestinale, così come le donne in gravidanza o durante l’allattamento. Opportuno consultare il proprio medico in caso di assunzione di farmaci antiaggreganti piastrinici/anticoagulanti, antidiabetici (se assunti per via orale) o che impattano sul sistema nervoso.