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Mobilità in Italia: Milano la seconda città più “maleducata”

Sebbene Milano sia riconosciuta come capitale della mobilità sostenibile, non si può dire la stessa cosa dell’educazione e i comportamenti corretti dei suoi cittadini sulle strade. Nella classifica delle città dove la mobilità è più “maleducata”, il capoluogo lombardo si posiziona al secondo posto, subito dopo Roma.

L’Authoriality per Dentsu Creative stila l’elenco delle città più maleducate d’Italia, dove i comportamenti incivili sono all’ordine del giorno. Vediamo allora nel dettaglio quali sono i modi scorretti più diffusi e in quali città si verificano maggiormente.

Mobilità, Roma e Milano le città più maleducate

È Milano la seconda città più maleducata nel settore della mobilità. Almeno stando a quanto emerge dall’indagine condotta con modalità Woa (Web opinion analysis) su circa 1.200 italiani, di età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Un monitoraggio online sui principali social network ma anche blog o forum. Vediamo come si piazzano le altre città italiane nella classica stilata da Authoriality per Dentsu Creative, l’agenzia creativa che ha dato vita al nuovo trend della “mobilità gentile”:

  • Roma 61%;
  • Milano 59%;
  • Napoli 55%;
  • Torino 52%;
  • Bari 47%.

Queste dunque le città con i cittadini più scorretti e maleducati. Ma quali sono invece gli atteggiamenti più odiati e ritenuti pericolosi da chi si muove in città anche con i mezzi del trasporto pubblico? Vediamo di seguito le percentuali riferite agli uomini:

  • per il 34% è inaccettabile vedere auto o mezzi condivisi parcheggiati su marciapiedi e strisce pedonali; soprattutto per chi deve spingere il passeggino o per coloro che si devono occupare di pazienti in carrozzina o con disabilità;
  • per il 29% è inaccettabile imbattersi in persone in monopattino che circolano a zig zag in mezzo alla carreggiata;
  • per il 26% è terribile vedere i ciclisti al di fuori delle corsie loro dedicate;
  • per il 23% no a chi non lascia il posto ad anziani o signore sui mezzi pubblici;
  • per il 19% è insopportabile chi abbandona shared-car e shared-scooter sporchi o in condizioni da non poter essere utilizzabili dal cliente successivo.

Per quanto riguarda invece le donne:

  • il 43% delle intervistate odia la mancata precedenza a chi deve scendere dai mezzi pubblici;
  • il 35% detesta l’abbandono dei veicoli condivisi al di fuori della città;
  • il 28% non vede di buon occhio l’attraversamento in bicicletta o in monopattino fuori dagli spazi consentiti;.
  • il 17% odia la velocità eccessiva con cui si circola nelle aree pedonali;
  • Il 12% delle donne intervistate non sopporta la maleducazione dei conducenti che raramente lasciano attraversare i pedoni sulle strisce pedonali.