Città sempre più inquinate, soprattutto a causa dell’alto numero di veicoli a benzina circolanti sulle nostre strade. Una soluzione potrebbe consistere nel cominciare a sostituire questo immenso parco macchine con mezzi a basse emissioni; la crisi però mette gli italiani nella condizione di dover rimandare l’acquisto di una nuova automobile, complici i pochi incentivi governativi, e ancora, la scarsa conoscenza delle vetture ecologiche.
L’auto elettrica, sempre più perfetta dal punto di vista tecnologico (batterie meno pesanti di qualche anno fa e più veloci nella ricarica) permette consumi contenuti e alte prestazioni (anche nel segmento lusso sono presenti alcuni modelli), una drastica riduzione dell’inquinamento acustico e la definitiva occasione di svincolarsi dall’acquisto del petrolio; inoltre è esente dal pagamento del bollo e permette l’accesso nelle zone a traffico limitato.
Interessante anche la manutenzione: non ci sono più filtri carburante da sostituire, olio motore da cambiare e bollino blu da fare. Naturalmente andranno acquistate batterie nuove dopo circa cinque anni.
Ecco alcune dei principali modelli venduti in Italia: Bmw i3, Citroen C–Zero, Ford Focus Berlina, Mitsubishi i–Miev, Nissan Leaf, Peugeot iOn, Renault Fluence, Twizy e Zoe, Smart Fortwo, Tesla Model S, Volkswagen e–up!
Ideale sarebbe conoscere la provenienza dell’energia elettrica utilizzata per ricaricare, perché se deriva da centrali termoelettriche che bruciano petrolio allora è quasi inutile l’acquisto. Dovremmo avere la certezza che provenga da fonti rinnovabili come l’eolico, il solare o l’idroelettrico.
Le auto ibride, invece, sono dotate sia di un motore elettrico sia di un motore a combustione interna capace di intervenire in caso di alta velocità o per ricaricare gli accumulatori sfruttando l’energia cinetica persa durante ogni frenata. Oggi sono ormai prodotte da quasi ogni casa automobilistica: la Toyota è stata capofila con la Prius, messa sul mercato nel 1997 e ormai alla quarta generazione, cui si sono aggiunti i modelli ibridi di Auris, Yaris e RAV4. Commercializzata in Europa (non ancora in Italia) la Mirai, prima berlina a celle combustibile alimentata a idrogeno.
Anche Audi, Bmw, Citroen, Honda, Lexus, Mercedes, Mitsubishi, Peugeot, Porsche, Volkswagen e Volvo propongono vari modelli e se ogni automobilista (su scala mondiale) ne guidasse una si risparmierebbero miliardi di barili di oro nero ogni anno.
A basso impatto anche le auto a metano, le cosiddette bi–fuel ovvero con doppia alimentazione, migliorate anche dal punto di vista della sicurezza: in caso di fuoriuscita accidentale, infatti, grazie anche al peso specifico più leggero dell’aria, il gas si disperde in atmosfera con un basso rischio di incendio.
Infine, segnaliamo un’ampia gamma di marche alimentate con il GPL, combustibile ricavato separando il gas naturale dal petrolio (assenza di benzene e di piombo).
di Marzia Fiordaliso