L’Indice di mobilità sostenibile (Ims), elaborato dall’Osservatorio omonimo, premia le città più virtuose negli spostamenti a basso impatto. Le più in vista sono risultate le località del Nord Italia.
Milano, Firenze, Venezia, Roma, Bologna rappresentano le migliori, mentre in coda si trovano i capoluoghi del sud Italia ovvero Reggio Calabria, Palermo, Siracusa, Catania e Messina.
Mobilità sostenibile: al Nord meglio che al Sud
I dati sulle città italiane più virtuose in fatto di mobilità green sono forniti dall’Ims 2022 (alla sua terza edizione), parte del quarto Rapporto del progetto Osmm – Optimal Sustainable Mobility Mix, nato nel 2018 per favorire soluzioni concrete che abbiano come obiettivo la transizione verso forme di mobilità più pulite.
Il documento quest’anno ha il titolo “Digitalizzazione e integrazione per il futuro della mobilità urbana. Politiche pubbliche e strategie degli operatori per costruire un ecosistema Mobility as a Service nelle città italiane“. Sono 40 le città italiane prese in esame e analizzate dal punto di vista dei sistemi di trasporto, al fine di evidenziare le principali criticità, o viceversa i punti di forza. L’obbiettivo è individuare i vari step da percorrere e pianificare investimenti precisi.
La soluzione di Milano: Area B e Area C
A fare da apri pista sulle più corrette soluzioni green da mettere in campo c’è Milano con la recente attivazione dei nuovi divieti dell’Area B per i veicoli più inquinanti. Sulla soluzione adottata ha anche commentato Stefano Clerici, direttore scientifico dell’Osservatorio:
Milano si è data un obiettivo e sta andando avanti su questa strada. Da un certo punto di vista questo è senz’altro positivo perché l’attuale crisi energetica mostra in maniera evidente che non siamo sostenibili, anche a livello di mobilità. Nel capoluogo lombardo il trasporto pubblico funziona, e Area C e Area B svolgono anche una funzione educativa dal punto di vista ambientale.
Il problema principale riguarda dunque le città del meridione. Qui infatti c’è ancora un ampio deficit, a partire dai posti sul trasporto pubblico per abitante: su questo versante Milano è circa dieci volte avanti.