Mobility manager

Mobility manager scolastici: la situazione in Emilia-Romagna

Qual è la situazione dei mobility manager scolastici nella regione Emilia-Romagna? Stiamo parlando della figura professionale che si occupa di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa. Non solo. Anche di verificare soluzioni, con le aziende che si occupando dei servizi di trasporto locale, per il miglioramento degli stessi.

Recentemente Europa Verde ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in Aula per chiedere all’esecutivo regionale “cosa intenda fare, d’intesa con i Comuni dell’Emilia-Romagna e l’Ufficio scolastico regionale, per rendere pienamente operativi i mobility manager scolastici attraverso il monitoraggio di eventuali criticità e un adeguato supporto formativo”. È intervenuta in merito l’assessora all’Ambiente Irene Priolo:

ll progetto ha avuto un salto di qualità da un punto di vista della partecipazione. Era fondamentale coinvolgere più scuole. Ora la fase ulteriore è la formazione alla quale lavoreremo con l’ufficio scolastico regionale. Verranno introdotti crediti formativi per incentivare la partecipazione. Il progetto Mobilityamoci ha anche lo scopo di fungere da banca dati perché le scuole che parteciperanno caricheranno le informazioni relative agli spostamenti

Mobility manager scolastici: cosa fare

Qualche settimana fa è andata in scena l’undicesima edizione di Siamo nati per camminare, l’evento promosso dal Ctr Educazione alla sostenibilità di Arpae e dalla Regione Emilia-Romagna, per sensibilizzare il mondo della scuola e le famiglie sui vantaggi della mobilità pedonale, ciclistica e sostenibile. I ritardi del Ministero e le difficoltà organizzative potrebbero compromettere l’avanzata dei mobility manager all’interno delle scuole della regione, che bisognerebbe supportare nei percorsi di formazione.

Dal 28 marzo al 9 aprile oltre 1.600 classi, appartenenti a 222 scuole distribuite su tutto il territorio regionale con ben 72 comuni coinvolti, si sono sfidate in una gara che ha portato studenti e famiglie a sperimentare nuove modalità per andare a scuola in modo sostenibile.

Verranno quindi dati dei crediti come incentivi per sviluppare al meglio il tutto? Questo è solo un piccolissimo passo verso un futuro migliore.