Italia in vetta alle classifiche UE per le morti da inquinamento. A sostenerlo è l’ultimo rapporto diffuso dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), secondo cui il Bel Paese se la passerebbe piuttosto male sul fronte smog per quanto riguarda in particolare le polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono.
Sono oltre 63mila le persone che hanno perso la vita in Italia, nel solo 2021, a causa dell’inquinamento atmosferico. Bilancio che sale a 253mila vittime dello smog considerando l’intero territorio europeo. Come ha sottolineato Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l’Ambiente, gli oceani e la pesca:
I dati pubblicati dall’AEA ci ricordano che nell’UE l’inquinamento atmosferico rimane il principale problema per la salute legato all’ambiente. La buona notizia è che la politica in materia di aria pulita funziona e la nostra qualità dell’aria sta migliorando. Dobbiamo però fare di più e ridurre ulteriormente i livelli di inquinamento ambientale. Per questo l’UE deve adottare e attuare rapidamente la proposta di revisione della direttiva sulla qualità dell’aria che mira ad allineare maggiormente le norme dell’UE alle raccomandazioni dell’OMS.
Morti da inquinamento, Italia tra le peggiori d’Europa
Sul fronte delle morti da inquinamento l’Italia paga un prezzo molto salato, soprattutto se confrontato con i dati degli altri Paesi UE. Soltanto la Polonia supera il Bel Paese per quanto riguarda i decessi legati alle PM2.5. Circa 46.800 per l’Italia, mentre la nazione polacca supera i 47mila (47.300). Guardando più in generale alle polveri sottili sul tetto d’Europa sale la Germania, seguita dall’Italia e dalla Polonia.
Tutt’altro che lusinghiero anche il bilancio italiano per il biossido di azoto (NO2), che vede l’Italia ancora una volta al secondo posto con 11.300 decessi. A guidare la classifica in questo caso è la Turchia, mentre la Germania occupa il terzo gradino del podio. Bel Paese leader europeo per le morti (5.100) da esposizione a breve termine all’ozono, davanti a Germania e Turchia.
Bilanci tutt’altro che rassicuranti per chi risiede in Italia, considerata l’associazione più volte sostenuta dai ricercatori internazionali tra inquinamento atmosferico e varie patologie quali ad esempio l’ictus, il tumore al seno e ai polmoni, ma anche broncopneumopatia cronica ostruttiva, asma e diabete mellito.