Stando ai dati dell’Ufficio Studi Coop speranza, ripresa, cambiamento e timore sono i sentimenti più diffusi tra gli italiani che devono affrontare il 2022: sono state svolte due ricerche, la prima in collaborazione con Nomisma, “2022, Coming Soon – Consumer” su un campione rappresentativo della popolazione italiana in collaborazione con Nomisma e la seconda “2022, Coming Soon – Manager” sulla community di esperti del portale italiani.coop.
Un periodo non certo facile che colpisce sia la Generazione Z (i nati fra il 1997 e il 2012) sia circa la metà dei manager intervistati. A dare preoccupazione è in primis l’instabilità politica e la crescita dei prezzi, stimata al 2,9%.
Per questo motivo gli italiani nel nuovo anno tagliano su ristoranti e bar (il saldo tra chi ci andrà di più e chi lo farà di meno è -13%), concerti e spettacoli (-12%), cinema (-10%), teatri e musei (-9%). Meglio optare per rimanere a casa sia per film, ecommerce e smart working.
Una grande crescita dei prezzi riguarderà la spesa alimentare: i manager della filiera stimano un aumento medio dei prezzi alimentari superiore ai 3,5 punti percentuali con una ondata inflattiva che per il 63% del campione riguarderà certamente tutto l’anno.
“Con i dati di dicembre si chiude il consuntivo di un anno dove l’inflazione ha ripreso a farsi sentire, con effetti già considerevoli sull’economia reale e sulle famiglie italiane. Negli ultimi mesi le aziende della distribuzione hanno messo in campo tutti gli strumenti a disposizione per mitigare la spinta inflattiva ottenendo, come importante risultato, il contenimento del livello del “carrello della spesa” che si conferma al di sotto del dato complessivo”, ha dichiarato Carlo Alberto Buttarelli, direttore relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione.