La raccolta degli oli vegetali di provenienza domestica, a Torino, si estende alla Circoscrizione 6: zona dove era già attiva in modalità sperimentale dal 2021. Sono ora 22 i nuovi cassonetti per un totale di 50 postazioni a disposizione dei cittadini dei quartieri Regio Parco, Barriera di Milano, Falchera, Rebaudengo, Barca-Bertolla e Villaretto.
L’iniziativa, promossa dalla Città di Torino di concerto con Amiat Gruppo Iren e CONOE – Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti, ha preso il via nell’aprile dello scorso anno e man mano ne beneficerà tutto il capoluogo piemontese. I contenitori, di colore blu, sono collocati da Amiat in luoghi individuati di concerto con l’amministrazione comunale e la Circoscrizione:
- scuole pubbliche;
- supermercati;
- parrocchie e altri luoghi di aggregazione.
Il servizio per la raccolta di prossimità degli oli di provenienza domestica si aggiunge a quello già attivo presso i Centri di raccolta Amiat, dove è possibile collocarli all’interno dei fusti presenti.
Oli esausti vegetali, come conferire
Dall’olio vegetale esausto si tolgono le impurità e si rimuovono eventuali residui di cibo per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa; secondo step il travaso in bottiglie chiuse bene che vanno poi collocate nei punti di raccolta collocati sul territorio. Quale olio si smaltisce? Olio di oliva e di semi vari usati per frittura, olio di conservazione dei cibi in scatola o in vetro e oli vegetali deteriorati o scaduti.
Il servizio per la raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica si aggiunge a quello già attivo presso i Centri di raccolta Amiat, dove è possibile conferire gli oli vegetali esausti all’interno dei fusti presenti.
Perché gli oli di cucina vanno differenziati
Gli oli vegetali sono parte integrante della nostra cucina quotidiana, utilizzati per friggere, condire e cucinare una vasta gamma di piatti. Tuttavia, molti non sono consapevoli dell’importanza di differenziarli correttamente. Gettarli nello scarico o nel bidone della spazzatura può avere gravi conseguenze ambientali e infrastrutturali.
Quando gli oli vegetali vengono versati nello scarico, finiscono nei sistemi di trattamento delle acque. Non essendo solubili in acqua possono formare uno strato superficiale che impedisce l’ossigenazione, danneggiando la vita acquatica. Possono anche penetrare nel suolo, contaminando le falde acquifere e alterando l’ecosistema.