Un piccolo “ospedale da campo” veterinario gratuito è nato alla Mostra d’Oltremare di Napoli per gli animali che arrivano dall’Ucraina, allestito dalla Asl Napoli 1 Centro per volontà del direttore generale Ciro Verdoliva con la direttrice dell’ospedale veterinario pubblico presso l’ex Frullone, Marina Pompameo.
Come riporta Repubblica, le prime visite sono state fatte a cani e gatti arrivati con i tre bus della missione umanitaria effettuata la scorsa settimana da Mediterranea con Gesco e Cna. Ma non si tratta dell’unica misura a favore degli animali, infatti i cani vengono microchippati per essere identificati e temporaneamente inseriti nell’Anagrafe canina regionale e vaccinati per la rabbia. I cittadini ucraini possono andare al Presidio di Chiaiano dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 (il sabato dalle 09:00 alle 13:00), e le informazioni vengono date al numero 081 2549595 e all’indirizzo mail pov.a@aslnapoli1centro.it.
Animali dall’Ucraina in Italia: la situazione
Il Direttore Generale della Veterinaria del Ministero della Salute, Pierdavide Lecchini, ha diffuso una Nota a Regioni, Servizi Veterinari e Associazioni animaliste che vieta di introdurre nel nostro Paese cani e gatti ospitati nei rifugi/canili e di cani e gatti randagi liberi sul territorio, che arrivano dall’Ucraina per evitare la possibilità di diffusione della rabbia.
Una scelta, discriminatoria nei confronti degli animali che si trovano in un territorio in cui c’è la guerra, ormai senza cibo né acqua, come nel rifugio vicino Kiyv dell’italiano Andrea Cisternino. LAV ha subito scritto al Ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché cambi idea e permetta alle Associazioni riconosciute dallo stesso Ministero di prendere in carico questi amici a quattro zampe. Si legge sul sito di LAV:
Negare questa possibilità di fuga dalla guerra equivarrebbe a dire che persone non vaccinate contro il Covid o che non hanno alcun documento non possono trovare asilo nel nostro Paese, mentre invece, giustamente, sia loro che i loro cani e gatti al seguito, anche senza vaccinazione antirabbica, hanno il diritto di entrare in Italia.