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Pa Social compie 10 anni, tra innovazione digitale e sfide future – Eco Digital

Sono passati 10 anni da quando un gruppo di persone, che a vario titolo si occupavano di comunicazione per la pubblica amministrazione, a Roma fondarono la prima associazione italiana dedicata alla comunicazione e informazione digitale. La chiamarono PA Social.

PA Social oggi riunisce migliaia di professionisti, enti, imprese e associazioni di tutta Italia. Per celebrare il decennale l’associazione viaggerà lungo tutto lo stivale raccontando le buone pratiche del settore, condividendo e proponendo nuove idee, proposte e rinnovando le proprie energie per il futuro.

“C’è davvero bisogno di un’associazione che si occupa di comunicazione digitale nella pubblica amministrazione?”. La risposta è “assolutamente si”.

Informazione digitale: un ponte verso il cittadino

Questa associazione è riuscita a far incontrare e dialogare tante realtà nazionali e locali e a costruire un movimento di comunicatori, amministratori pubblici, giornalisti, social media manager, manager d’azienda, desiderosi di migliorare la PA nei servizi, nella customer care, nel rapporto con il cittadino grazie al digitale.

L’assunto di fondo, da tutti condiviso, è che una PA che vuole comunicare deve stare là dove stanno i cittadini e usare gli strumenti che loro usano. E farlo in modo innovativo ed efficiente per aumentare la loro consapevolezza e responsabilità sociale.

Pensiamo ad esempio a quanto siamo più informati oggi sugli effetti del cambiamento climatico e, più in generale, sulle attività di protezione civile. Se non tutto, parte del merito va anche alle tante iniziative di comunicazione digitale messe in campo dai soggetti interessati.

Iniziative nate sui social come “Plastic Free Challenge” o “Earth Hour” hanno dimostrato come una comunicazione efficace possa spingere milioni di persone a ridurre l’uso della plastica monouso o a spegnere le luci per un’ora in segno di rispetto per il pianeta. Pensiamo al tam tam che scatta nelle chat di messaggistica (e spesso in modo coordinato dalla pubblica amministrazione) quando si verifica un evento climatico estremo (esondazioni, terremoti, ecc).

Comunicazione trasparente, futuro sostenibile

E in ultimo, ma non ultimo, pensiamo all’aspetto educativo della comunicazione: così come le scuole e le organizzazioni giocano un ruolo fondamentale nel trasmettere valori e conoscenze legate alla sostenibilità e alla protezione ambientale, lo stesso fa la pubblica amministrazione per decretare il successo delle politiche ambientali. Una comunicazione trasparente e accessibile può aumentare il consenso pubblico e ridurre le resistenze al cambiamento.

Non è un caso che uno dei tavoli tematici costituiti all’interno di PA Social, con l’obiettivo di sviluppare specifiche strategie, sia proprio dedicato all’ambiente (tra l’altro con in serbo importanti novità per il 2025).

Tutto ciò però è possibile solo se la comunicazione è considerata un’asset strategico cui dedicare tempo, risorse e formazione. Che è esattamente ciò per cui si batte da 10 anni PA Social, cui dobbiamo riconoscere il merito di aver intuito, prima di altri, l’importanza del digitale per permettere alla comunicazione di essere davvero un ponte in grado di collegare le conoscenze scientifiche, le politiche pubbliche e le azioni individuali.

Per restare aggiornati sulle tappe del decennale in continuo aggiornamento, è possibile consultare il sito PA Social e i canali social e chat dell’associazione.

Giulia Rafanelli, giornalista e social media manager