Papa Ratzinger

Papa Ratzinger, mobilità a Roma per i funerali

Roma si è preparata in questi giorni a dare il suo addio a Papa Ratzinger, i cui funerali si svolgeranno il 5 gennaio. Migliaia di fedeli sono arrivati e continuano ad arrivare nella Capitale per un ultimo saluto al pontefice emerito, salito al soglio di Pietro come Benedetto XVI e scomparso all’età di 95 anni.

Sul fronte della mobilità e della sicurezza la Capitale sarà chiamata a un lavoro complicato, per il quale sono stati già predisposti alcuni piani d’intervento. Trasporto pubblico, circolazione veicolare e flusso pedonale intorno alla zona di San Pietro, diversi i punti critici per chi si muoverà nei prossimi giorni a Roma.

Papa Ratzinger, funerali il 5 gennaio

A partire da questa mattina la salma di Papa Ratzinger resterà esposta all’interno della Basilica di San Pietro per consentire ai fedeli di porgere il loro ultimo saluto a Benedetto XVI. I funerali si svolgeranno invece giovedì 5 gennaio alle ore 9:30.

Funerali che si svolgeranno in maniera semplice, come voluto dallo stesso Ratzinger. Dopo le esequie il corpo del Papa Emerito verrà traslato in quella che fu la tomba di Giovanni Paolo II, i cui resti sono stati trasferiti dopo la sua canonizzazione.

Mobilità a Roma fino al 5 gennaio

Inevitabilmente i funerali di Papa Ratzinger avranno una certa ripercussione sulla mobilità a Roma. A questo proposito RomaMobilità ha annunciato il potenziamento del trasporto pubblico per evitare sovraffollamenti legati sia alla camera ardente che ai funerali. Il provvedimento è scattato già oggi 2 gennaio e proseguirà fino alla serata del 5. Come ha sottolineato il prefetto capitolino Bruno Frattasi:

Saranno potenziati i mezzi di trasporto pubblico urbano e vi saranno due aree di scambio, una ad Anagnina e una a Laurentina, per fare in modo che le persone che vengono con i mezzi propri abbiano la possibilità di parcheggiare distanti da San Pietro.

Tali disposizioni puntano anche a limitare i disagi per chi si trovare a circolare sulle strade della Capitale. Previsti punti sanitari nei pressi di piazza San Pietro, mentre sono possibili code intorno alla Basilica legate alle procedure di accesso e deflusso dei fedeli.

Papa Ratzinger e l’ambiente

Papa Ratzinger si è mostrato particolarmente impegnato sul fronte della dottrina, ma altrettanto impegno ha mostrato sulla questione ambientale. Correva l’anno 2009 quando l’allora pontefice si rivolgeva così durante un’udienza generale presso il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo:

La terra è dono prezioso del Creatore, il quale ne ha disegnato gli ordinamenti intrinseci, dandoci così i segnali orientativi a cui attenerci come amministratori della sua creazione.

Secondo Benedetto XVI l’uomo è chiamato a rivestire il ruolo di collaboratore nel mantenimento del buono stato di salute della natura e dell’ambiente, non quello di un egoista alla ricerca unica del suo benessere personale. Virtù che dovevano essere mostrate anche sul fronte del risparmio energetico, da attuare eludendo di farsi dominare dalla tecnologia. Rispetto per la Terra e per i Paesi più poveri, spesso sfruttati per favorire quelli più industrializzati:

Lo sfruttamento irresponsabile dell’ambiente o l’incetta di risorse agricole o marine riflette un concetto di sviluppo disumano, le cui conseguenze si ripercuotono per lo più sui Paesi più poveri.

Un Papa votato all’ambiente, che ancor prima dell’enciclica Laudato Si’ di Bergoglio ha cercato di ricordare l’importanza della “Casa comune” e del proteggere l’ambiente dalla minaccia di uno sviluppo distorto e orientato unicamente alla crescita economica.

Foto: Broc – Wikimedia