Parco della giustizia

Parco della giustizia, riqualificazione dell’ex area militare STA.VE.CO

Una grande opera di riqualificazione urbana che restituirà a Bologna l’ex area militare STA.VE.CO per trasformarla nel Parco della Giustizia; l’Agenzia del Demanio ha indetto un concorso di progettazione per convertire la zona in un giardino pubblico e per costruire uffici di nuova generazione utilizzabili dal Ministero della Giustizia che potrà contare su un unico centro direzionale tagliando tutte le spese di locazione fino ad oggi sostenute.

L’ex STA.VE.CO. ha un’estensione di quasi 10 ettari e vede la presenza di circa cinquanta edifici di varie epoche usati per scopi diversi. Già nel 2018 era stato firmato un protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia, l’Agenzia del Demanio, il Comune di Bologna, la Corte di Appello di Bologna, la Procura Generale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Provveditorato Interregionale alle OO.PP. per la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Parco della Giustizia, l’iter

L’opera di rigenerazione, che può contare su uno stanziamento di 105.750.000 euro, si baserà sulla conservazione degli edifici storici e su nuove tecniche architettoniche che comprendono anche l’adeguamento sismico e si concentrerà su un’area di 3 ettari mentre le costruzioni presenti sui restanti 7 ettari saranno demolite perchè non recuperabili.

Una porzione del terreno diventerà area verde pubblica che fungerà sia da connessione tra viale Panzacchi, via Codivilla e il parco pubblico di San Michele in Bosco e dell’Istituto Rizzoli sia da raccordo con le piste ciclabili che arriveranno al centro storico di Bologna, alle Colline Bolognesi e ai Giardini Margherita. Saranno creati anche 400 posti auto.

Previsto il recupero degli affreschi ma anche delle nuove opere di Street Art che probabilmente verranno spostate e accolte in uno spazio museale interno al Parco della Giustizia.

Il concorso per la progettazione

La scadenza per partecipare è fissata al 16 marzo 2023. Qui tutte le informazioni sul bando.

Agenzia del Demanio e Ministero della Giustizia intendono continuare la loro collaborazione per riqualificare altre zone dismesse del bolognese con sistemi di progettazione basati su criteri fissi:

  • sostenibilità ambientale;
  • resilienza degli immobili ai cambiamenti climatici;
  • resilienza degli immobili al rischio sismico;
  • qualità funzionale tecnica ed architettonica;
  • riduzione dei consumi energetici;
  • riduzione della spesa per i fitti passivi;
  • riduzione oneri manutentivi e costi di gestione.