Parco della Marcigliana: aggressione di cani randagi

Stamattina 29 luglio una donna che abitualmente pratica jogging e bici nella Riserva della Marcigliana è stata aggredita da cani di grossa taglia che le hanno causato ferite ed escoriazioni in tutto il corpo. Sul posto è sopraggiunta un’ambulanza allertata dal 118, ma le indicazioni non erano precise tanto che gli operatori sono stati accompagnati dal Servizio Guardiaparco di RomaNatura con il proprio mezzo nei pressi di Via Tor San Giovanni, in via di Santa Colomba. La ragazza soccorsa in prima battuta da un ciclista che ha riferito di averla trovata ancora con due dei tre cani che l’avevano aggredita all’improvviso balzandole addosso dalla macchia. La stessa si è trascinata per una cinquantina di metri cercando di sfuggire ma è stata atterrata. Ma pur sotto shock ed estremamente dolorante,è rimasta cosciente, assistita dalla persona che le è sempre rimasto accanto anche per difenderla dal ritorno dei cani.
I Guardiaparco, giunti insieme ai Carabinieri di Settebagni e alla pattuglia “India 4” della Polizia Locale Roma Capitale con cui si erano coordinati per le ricerche, hanno subito localizzato in un campo il cane più grosso responsabile dell’aggressione, che stava con un brandello di cinghiale in bocca. Molto probabilmente la inusuale aggressività dei cani è stata scatenata dal sangue della preda che stavano consumando, e purtroppo la ragazza, pur abituata a convivere con cani vaganti è rimasta vittima della situazione particolare. Prese le necessarie informazioni anche dai residenti nei pressi, la Polizia di Roma Capitale provvedeva ad allertare il servizio veterinario ASL e i Guardiaparco rimanevano sul posto a seguire gli animali. Catturato il cane più grosso, un meticcio, i Guardiaparco iniziavano la ricerca dei probabili bracconieri del cinghiale. Le indagini sono tuttora in corso.
Il tutto purtroppo è accaduto pur avendo eliminato pressoché completamente, in primavera, in collaborazione con la ASL, il randagismo canino presente. Si tratta di un nucleo di recentissimo insediamento. Pur non creando eccessivo allarmismo, in quanto l’esemplare più pericoloso è stato catturato è importante che tutti i residenti e frequentatori della parte settentrionale della Riserva collaborino col servizio Sorveglianza per segnalare i cani vaganti della zona, e prendano le necessarie precauzioni astenendosi dal frequentare da soli questi tratti della Riserva. Soprattutto speriamo che nessuno abbandoni il proprio cane durante le vacanze destinandolo a morte certa.