Nell’Istituto Penitenziario minorile di Casal del Marmo nasce Pastificio Futuro per produrre pasta artigianale e restituire dignità a chi l’ha perduta. Inaugurato il 10 novembre alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, è un progetto la cooperativa sociale Gustolibero.
Il laboratorio si estende su 500 mq, può contare su quattro essiccatori e una pressa che produce fino a 220 chili di pasta all’ora. Al momento lavorano qui tre giovani: una detenuta, un ragazzo seguito dai servizi sociali e un altro che vive in comunità ma nel tempo potrà dare lavoro a venti addetti.
Porto i saluti della città di Roma a questo splendido progetto – ha dichiarato il Sindaco Gualtieri – è un modello che dobbiamo con forza perseguire perché il lavoro è ciò che più di ogni altra cosa restituisce dignità alle persone. Se crediamo in quello che ci dice la nostra Costituzione sulla funzione rieducativa della pena, nulla quanto il lavoro è strumento di rieducazione e di reinserimento. Un’iniziativa come questa di Pastificio Futuro dà speranza e la dobbiamo sostenere, aiutare, incoraggiare.
Pasta artigianale di elevata qualità
Il Sindaco ha sottolineato come il Campidoglio abbia già preso contatti con l’Ufficio Garante delle persone detenute o private della libertà personale, con la Regione Lazio, la Caritas e gli Enti del Terzo Settore per mettere in campo azioni a sostegno dei giovani detenuti soprattutto per quanto concerne la formazione e il lavoro.
La pasta sarà sugli scaffali di alcuni supermercati ma entrerà anche nel menu di alcuni ottimi ristoranti grazie ai suoi elevati standard di qualità.
L’ambizione è quella di unire un prodotto che non sfiguri a confronto con i principali competitor e utilizzare l’esperienza di un laboratorio artigianale gastronomico come volano per il reinserimento in società di giovani con un passato complicato. “Dare delle prospettive future a questi ragazzi è molto importante – sottolinea don Nicolò Ceccolini, cappellano di Casal del Marmo- può incentivare anche altri loro coetanei che si trovano in carcere a fare un percorso, dare loro un obiettivo. È una bella opportunità perché devono comunque uscire dal carcere, in quanto il laboratorio è esterno alla zona detentiva, seppure all’interno della cinta muraria.
Come nasce l’idea del Pastificio Futuro
Nel 2013 Papa Francesco si recò in visita a Casal del Marmo e disse ai ragazzi detenuti “Non lasciatevi rubare la speranza’”, nacque da qui l’idea dell’allora cappellano, padre Gaetano Greco, di dar vita ad un pastificio. Sono serviti dieci anni per ricostruire un piccolo edificio vicino al carcere e avviare i laboratori ma speriamo sia l’inizio di un grande progetto di sostegno sociale.