Le Mamme NO PFAS e Greenpeace sono riusciti a vincere la loro battaglia legale, ossia avere a disposizione tutti i rapporti di prova ottenuti dalla Regione Veneto e relativi ai monitoraggi fatti sulla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (i ben noti PFAS) negli alimenti di origine vegetale e animale coltivati in zona rossa, l’area della regione più contaminata da queste sostanze chimiche pericolose.
“È paradossale che ancora una volta siano Greenpeace e le Mamme NO PFAS a condurre un’operazione di trasparenza e accessibilità alle informazioni mentre la Regione continua a trincerarsi dietro un silenzio assordante – si legge in una nota – Le popolazioni che da decenni convivono con livelli allarmanti di sostanze chimiche, non solo nell’ambiente in cui vivono ma anche nel loro corpo, hanno il diritto di sapere a cosa vanno incontro mangiando gli alimenti provenienti dalla zona rossa”.
I dati
A fronte di 1248 alimenti analizzati, sono stati dati solo i risultati delle indagini effettuate su 908 campioni, con solo pochi dati riferiti al pescato. Ecco la tabella ufficiale: