Sottoscritta l’intesa per il restauro della magnifica piazza del Plebiscito e dei suoi spazi ipogei a Napoli. Tra i soggetti coinvolti la Prefettura di Napoli, il Fondo Edifici Culto (FEC), il Comune di Napoli, l’Agenzia del Demanio e il MiC-Soprintendenza Archeologia che hanno firmato per riportare il complesso monumentale agli antichi splendori. Una grande opera di rigenerazione urbana per il capoluogo campano che restituirà a napoletani e turisti un gioiello unico al mondo.
L’Agenzia del Demanio avrà il ruolo di soggetto attuatore dell’investimento e stazione appaltante per tutti i lavori di restauro del colonnato e dei locali di proprietà del Fondo Edifici Culto e avvierà le fasi di concorso per un intervento di lighting design che valorizzerà la piazza, il colonnato e le sue quinte.
Piazza del Plebiscito
L’attuazione di questi investimenti genererà la riqualificazione di tutta l’area, coinvolgendo monumenti di immenso pregio come il Teatro San Carlo e la Galleria Umberto. Il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme ha citato anche un’altra operazione di restyling che riguarda il complesso della Chiesa di San Giovanni a Carbonara compreso il giardino adiacente al chiostro:
L’Agenzia del Demanio nell’ambito della sua mission istituzionale di gestione del patrimonio immobiliare pubblico ha abbracciato una nuova visione che dà centralità all’utenza, non solo le PA che usano i beni pubblici ma anche e soprattutto i cittadini che vivono quotidianamente gli immobili pubblici nelle loro città – ha dichiarato il Direttore dal Verme – In questa ottica, numerosi sono gli interventi di riqualificazione avviati sul territorio per restituire alla città beni poco o male utilizzati, per fare rigenerazione e sviluppo e riportare alla memoria immobili che hanno rappresentato la grandezza di Napoli quale capitale europea.
Piazza del Plebiscito ha cambiato nel tempo nome fino a quello attuale assunto quando il 21 ottobre del 1860 venne decretata l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia. Si tratta di un luogo affascinante, ricco di storie e di leggende sotto il quale si stende un viadotto sotterraneo che congiunge il Palazzo Reale con piazza Vittoria costruito da Ferdinando II di Borbone.