Piccoli ecologisti crescono anche attraverso la cultura

 

Diventare ecologisti si può, attraverso facili gesti quotidiani, in armonia con gli altri e con il mondo, spiegando ai più piccoli che le risorse naturali che ci circondano sono preziose e non infinite. Insegnando non solo ad accettare le diversità culturali ma, anzi, a farne oggetto di apprendimento e arricchimento.
I grandi agglomerati urbani sono spesso, tristemente, le zone più ostiche per i piccoli eppure se le città si adattassero ai bambini migliorerebbe la qualità della vita di tutti. I giovanissimi sono particolarmente sensibili agli inquinanti, a causa del loro sistema respiratorio ancora in crescita sono più fragili e più esposti. Il particolato, il famoso PM, prodotto dal traffico è un fattore di rischio preoccupante per la salute infantile. Alcuni studi hanno osservato che i bambini esposti ad alti livelli di inquinamento vanno maggiormente soggetti ad attacchi d’asma.
Perché un comune diventi davvero a misura di bambino è necessario coinvolgere tutti i soggetti presenti sul territorio in un processo partecipativo che preveda la collaborazione, la formazione e l’ascolto dei piccoli e dei ragazzi. L’esperienza ha dimostrato che un tale percorso di costruzione può avvenire sia dall’alto verso il basso, ad esempio una delibera del sindaco, sia dal basso verso l’alto come una piccola iniziativa di quartiere guidata da bambini che rivendicano il diritto al gioco e agli spostamenti sicuri. Iniziativa che poi possa divenire modello anche in altri municipi.
Da dove iniziare? Per esempio dall’intrattenimento, incoraggiando l’innato desiderio di apprendimento dei piccoli e suscitando atteggiamenti positivi verso la multiculturalità, la cooperazione, il rispetto per gli altri e per l’ambiente; accompagnandoli, gli adulti torneranno bambini riscoprendo quella parte allegra e spontanea talvolta cancellata dagli anni.
Luoghi interessanti con diverse iniziative specifiche sono le Biblioteche del Comune di Roma www.comune.roma.it/cultura/biblioteche. Bellissima la Biblioteca Centrale Ragazzi in Via San Paolo alla Regola 15.
Almeno una volta all’anno si può assistere ad uno spettacolo che lascia senza fiato: quello del Cirque du soleil, basato esclusivamente su numeri eseguiti da artisti umani. Giocolieri, clown ed equilibristi ma anche cantanti e ballerini che danno vita ad incredibili performances.
Per i loro spettacoli si può visitare il sito www.cirquedusoleil.com.
Nonostante, infatti, i finanziamenti pubblici ricevuti dai circhi, che dovrebbero servire per dar vita a nuovi e diversi tipi di esibizioni, la maggior parte dei numeri vede ancora la presenza di animali lontani dal loro habitat naturale, costretti ad esibirsi dopo aver subìto addestramenti discutibili.
Con temperature miti possiamo visitare i Parchi e non solo. RomaNatura, l’Ente Regionale che gestisce le aree naturali protette all’interno del Comune di Roma, ha realizzato, nel 2003, la Rete delle Fattorie Educative. I bambini potranno avvicinarsi agli animali domestici e alla vita in fattoria scoprendo l’allevamento e l’origine degli alimenti, potranno ammirare gli effetti delle stagioni sul clima e sulla natura. Attraverso il metodo del gioco e dei laboratori didattici, apprenderanno le trasformazioni dei prodotti che mangiano ed apprezzeranno la genuinità dei procedimenti biologici e naturali adottati all’interno di una grande città.
Imperdibile La casa delle farfalle dove centinaia di lepidotteri, di tantissime e variegate specie, volano liberamente in una riproduzione di foresta tropicale creata per dare la possibilità di vederle da vicino. Una serra tropicale dove, ognuno, avrà la possibilità di passeggiare in mezzo ad una rigogliosa vegetazione ed osservare da vicino alcune tra le creature più appariscenti del mondo. Per rendere l’esperienza ancora più accattivante e costruttiva, biologi ed entomologi aiuteranno i visitatori ad immergersi nel loro mondo, svelandone tecniche adattative e tante curiosità (www.lacasadellefarfalleonline.it).
Nel mondo di oggi, prendersi cura dei nostri figli significa molto di più che dare loro sicurezza e protezione, vuole dire anche prendersi cura del pianeta che erediteranno.

di Marzia Fiordaliso