Stretto di Messina

Ponte sullo Stretto, WWF: “Progetto fallimentare”

Il Ponte sullo Stretto è un progetto fallimentare. Netta la bocciatura del progetto da parte del WWF, intervenuto attraverso una nota per sottolineare tutte le criticità che ritiene gravino sull’opera. Problematiche che secondo l’associazione ambientalista riguardano sia gli aspetti economici che quelli ambientali e sociali.

A progettare il Ponte sullo Stretto è il General Contractor Eurolink, con a capo Webuild, un’opera a campata unica e doppio impalcato stradale e ferroviario. Tuttavia mancherebbero, sostiene il WWF, gli “approfondimenti tecnici ed economico-finanziari sul progetto definitivo“. Non sarebbe inoltre mai arrivato a conclusione l’iter per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Come si legge nella nota diffusa dall’associazione ambientalista, in relazione agli aspetti più strettamente economico-finanziari:

Il WWF ricorda anche che a fronte dell’oneroso costo prudenziale dell’opera di 8,5 miliardi di euro (stima del 2010) il project financing è stato escluso nel 2021 dal gruppo di lavoro nominato dall’allora ministro alle infrastrutture Giovannini perché appare evidente che la brevità del percorso di attraversamento e delle relative opere connesse non consente di prevedere un numero di pedaggi a carico degli utenti in grado di consentire un’operazione di project financing: d’altra parte coloro che ogni giorno si muovono tra le due sponde non sono più di 4.500 persone e il 76,2% degli spostamenti dei passeggeri è locale e senza auto al seguito. Il che comporta che la realizzazione di un’opera così costosa sia in fase di cantiere che a regime sia interamente a carico della finanza pubblica.

Ponte sullo Stretto, le critiche ambientali del WWF

Le critiche più aspre da parte del WWF arrivano sul fronte ambientale. L’associazione sottolinea come l’area dello Stretto di Messina interessi due ZPS (Zone di Protezione Speciale):

  • ZPS della Costa Viola (lato calabrese);
  • ZPS dei Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antenna a Mare e area marina dello Stretto (lato siciliano).

A queste si somma un sistema di ben 11 ZSC (Zone Speciali di Conservazione), ai sensi della Direttiva comunitaria Habitat. Tali aree svolgono una funzione di tutela per quello che, ricorda il WWF, a tutti gli effetti è un ambiente unico:

Dalla fragile costa calabrese, alla importante zona umida della Laguna di Capo Peloro, al prezioso ecosistema botanico dei Monti Peloritani.

Come ricorda infine il WWF, la Commissione VIA del Ministero fornì un parere negativo sul progetto 2010 a campata unica del Ponte sullo Stretto di Messina già nel 2013. Tra le criticità maggiori la rilevanza in quanto “importantissimo luogo di transito per l’avifauna e per i mammiferi marini, si concentra una delle più alte concentrazioni di biodiversità al mondo“.

Foto: NASA – Wikimedia