Le temperature hanno subito un calo anomalo ma tradizione vuole che a Pasqua, fredda o calda, si inizino le pulizie più accurate. Tutto è legato ad un’antica storia ebraica quando con la rimozione della polvere si cominciava anche un periodo di rinnovamento interiore. E non dimentichiamo che la scopa è un oggetto portafortuna, con questo semplice attrezzo si spazza e, pare, si cacci il diavolo.
Messe da parte credenze e aneddoti cominciamo ad arieggiare le nostre case, a pensare agli spazi esterni, a lavare tende e tappeti, a sostituire i detersivi più dannosi con limone e bicarbonato, a far splendere i pavimenti col vapore, a profumare la casa con prodotti naturali, ad alleggerire e riorganizzare gli armadi e non dimentichiamo garage o cantine.
Pulizie di Pasqua, come renderle sostenibili per la Terra
Se da una parte puliamo le nostre abitazioni dall’altra sporchiamo l’ambiente ed è quindi giunto il momento di ricominciare a rendere “trendy” i vecchi rimedi della nonna. Riempiamo l’angolo dei detersivi con l’aceto bianco, l’argilla, il sapone di Marsiglia, la liscivia e…l’olio di gomito. E quando proprio non ne possiamo più del fai–da–te procediamo con l’acquisto di prodotti per detergere ad altissima biodegradabilità. Le marche sul mercato sono tante e si trovano facilmente. Il costo un pochino più alto si equilibra grazie alla loro concentrazione che ne permette un uso minimo.
Per riappropriarci dei luoghi nei quali viviamo rendendoli più salubri possiamo usare anche detersivi sfusi con contenitori riutilizzabili decine e decine di volte: piatti, lavastoviglie, lavatrice, ammorbidente, superfici e molti altri. Una soluzione piuttosto recente sono quelli solidi, pastiglie che a contatto con l’acqua si sciolgono e si usano per vari tipi di pulizie. Totale eliminazione dei contenitori in plastica. Un brand nuovo è Poolito, con varie referenze.
Pulizie di Pasqua sostenibili, dove intervenire
Già le pulizie ma da dove iniziare? Sicuramente da tende e tendine, si mettono in lavatrice con acqua tiepida e senza centrifuga, si stendono al sole e si possono riattaccare anche umide, la casa avrà subito un profumo di fresco. Mentre sono ad asciugare procediamo con i vetri; un vetro pulito permette alla luce di entrare con maggiore facilità e non dimentichiamo gli specchi.
Passiamo alla rimozione della polvere dai punti sui quali raramente si interviene: la parte alta delle porte, i quadri, i battiscopa, i termosifoni sopra e dietro, i lampadari. E i tappeti? I grandi si possono aspirare, arrotolare per pulire il pavimento, spargere di bicarbonato e poi spazzare, stendere al sole e usare il battipanni della nonna o ancora chiamare un lavanderia che li ritira a domicilio e li riporta puliti. Alcune usano prodotti a basso impatto, informarsi prima.
Come scegliere le attrezzature per pulire
Un mondo vasto si presente davanti all’utente green che ha deciso di procedere con le Pulizie di Pasqua in chiave eco. Se volete usare la corrente la scelta ricade su gli apparecchi a vapore, acqua a 100 gradi che non necessità di detergenti, disinfetta ed elimina gli acari. Alcuni sono prodotti per lavare in pavimenti, altri per le tende, o ancora per disinfettare divani e poltrone.
Scope e spazzoloni ecologici sono di due tipi, in legno o in plastica riciclata. Per le superfici si possono ritagliare vecchi asciugamani e avere delle spugnette sempre a disposizione e lavabili in lavatrice, per lavare i piatti la luffa, vegetale e naturale o le spazzole in bambù. Per i vetri carta di giornale, acqua tiepida e aceto oppure limone. Dai maglioni di lana infeltriti si ricavano stracci per raccogliere la polvere e lucidare i pavimenti.
Come profumare stanze, armadi, e cassetti
I prodotti ecologici sono infiniti eppure nelle case si continuano e vedere metodi chimici e cancerogeni con odori che la natura non riprodurrebbe nemmeno a pagamento. Ecco una lista di proposte green:
- incenso, attenzione alcuni contengono sostanze dannosissime, sceglieteli in erboristeria o nei negozi bio;
- carta d’Eritrea o bastoncini da accendere realizzati con muschi, resine ed oli essenziali;
- spray ecologici;
- candele in cera di soia;
- vaporizzatori di olio essenziale di ottima produzione;
- profumatori a bastoncino da immergere in sostanze green;
- sacchetti di lavanda o chiodi di garofano mischiati con bucce di arancia essiccata negli armadi e nei cassetti.
Pulizie di Pasqua sostenibili, come riorganizzare gli armadi
La prima azione è liberarsi del superfluo, di ciò che non usiamo più soprattutto in tema guardaroba e soprattutto se è di una taglia in cui ormai non ci riconosciamo (via anche i suppellettili che hanno perso significato). Che farne? Se si tratta di capi in buono stato si possono vendere, esistono varie app che permettono di guadagnare con facilità oppure lasciarli nei negozi dell’usato o organizzare swap party e scambiare capi ed accessori; se invece sono rovinati possono essere riciclati inserendoli nei cassonetti gialli o comunque dedicati alla raccolta dei tessuti.
Si passa poi alla pulizia degli armadi. Mai provato il latte detergente da passare sulle superfici con un panno morbido? Ottimo un vecchio maglione di lana per rimuovere la polvere. Idem per i cassetti dove lasceremo fiori di lavanda inseriti in sacchetti di cotone cuciti da noi per vincere il premio come migliore casa eco dell’anno. Si scherza ma può essere un’idea per trascorrere con le amiche qualche ora piacevole bevendo té bio e confezionando “profumarmadi”.
E se non siete appassionati di filosofia orientali lo diventerete con il feng shui, antica arte cinese e tibetana che prevede un insieme di pratiche di lettura e di interpretazione del paesaggio, delle forme e degli spazi al fine di evitare gli influssi negativi di varia natura. Prima fase anche qui eliminazione del superfluo dalle nostre stanze e dalle nostre vite.