Il pungitopo è una pianta ornamentale molto utilizzata in Italia. Trova spazio nelle case soprattutto durante il periodo di Natale, grazie anche al tipico colore rosso dei piccoli frutti prodotti. Nella Penisola questa pianta cresce naturalmente un po’ in tutte le Regioni, a ridosso dei rilievi montani, ma i pungitopi possono essere coltivati anche a casa.
Questa pianta deriva il suo curioso nome dalla forma delle foglie, dotate di piccole estremità appuntite. Da sottolineare anche il fatto che i pungitopi non vengono coltivati soltanto a scopo ornamentale, ma può essere impiegata anche per sfruttarne le proprietà curative.
Conosciuto con il nome scientifico di Ruscus aculeatus, il pungitopo è un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle Asparagaceae. La sua parte commestibile è detta turione, dall’aspetto simile a quello di un asparago. A livello dialettale è indicato con termini piuttosto vari, che in alcuni casi tendono a confonderlo con l’agrifoglio. Proprio al chiarimento delle differenze con quest’altra pianta dedicheremo un apposito spazio più avanti nel testo.
Pianta pungitopo: caratteristiche
Questa pianta cresce come un piccolo arbusto, con un’altezza massima solitamente compresa tra gli 80 centimetro e il metro (100 cm). Veniamo ora alle foglie, che insieme ai piccoli frutti rappresentano un tratto distintivo di questa specie. La loro forma è ovale, mentre il colore è un bel verde scuro.
Come accennato poco sopra è presente un’estremità appuntita, dove è presente una piccola spina a difesa della pianta. I fiori sono verdi e spuntano fuori in primavera. Da qui spuntano fuori poco dopo i frutti, le piccole e caratteristiche bacche rosse.
A differenza di molte piante il pungitopo è dotato sia di fiori maschi che di fiori femmina. È quindi in grado di riprodursi autonomamente, ovviamente in corrispondenza delle adeguate condizioni climatiche.
Pungitopo e agrifoglio, le differenze
Malgrado in molti tendano a confondere pungitopo e agrifoglio, vedendoli come la stessa pianta, in realtà si ha a che fare con due specie differenti.
Il pungitopo come detto è noto anche come Ruscus aculeatus e appartiene alla famiglia delle Asparagaceae. Al contrario è indicato col nome scientifico di Ilex aquifolium L. e appartiene alle Aquifoliaceae. Curiosità vuole però che l’agrifogliovenga anche definito “Pungitopo maggiore“.
A dispetto della differente origine il pungitopo e l’agrifoglio hanno in effetti alcuni punti in comune. A cominciare dalle piccole bacche rosse che ne rappresentano i frutti. In entrambi i casi le foglie sono di colore verde, anche se di tonalità leggermente diversa.
Proprio in corrispondenza delle foglie si registrano alcune differenze sostanziali. Nell’agrifoglio sono presenti molteplici estremità appuntite (con relative spine) e le foglie sono di un verde più chiaro. Inoltre è presente un sottile bordo giallastro e una netta linea verticale del medesimo colore. L’agrifoglio si differenzia dal pungitopo anche per quanto riguarda il fusto, che può arrivare anche a circa 10 metri di altezza.
Pungitopo coltivazione
Il pungitopo è una pianta che cresce spontaneamente. Tuttavia è possibile coltivare il pungitopo in vaso o in giardino. Acquistarne una pianta può essere un ottimo modo per avviare la propria coltivazione domestica, anche in città, abbellendo così il balcone o la casa. Molto utili in questo senso sono anche le begonie, apprezzate per la loro colorazione e per la poca cura richiesta.
In alternativa si può far nascere una nuova pianta a partire dal seme o ricorrendo alla talea. Quest’ultima è una modalità spesso scelta per via della possibilità di replicare il patrimonio genetico della pianta “madre”. È sufficiente tagliare un rametto laterale, prelevandone almeno 10 centimetri. Una volta tagliato lasciarlo in una miscela di torba e sabbia finché non spuntino fuori le radici. Da mettere in pratica preferibilmente in primavera, oppure in autunno.
Coltivazione pungitopo: esposizione al sole e clima
Si tratta di una pianta che tollera piuttosto bene il freddo e non teme le gelate. Al contrario mal sopporta il caldo estivo e l’esposizione diretta al sole. Coltivazione indicata soprattutto per le zone con un clima montano e fresco. Dove posizionare il pungitopo? La posizione deve prevedere una scarsa esposizione solare, preferibilmente all’ombra o in penombra (simili al sottobosco nel quale cresce spontaneamente).
Terreno e come innaffiare il pungitopo
Questa pianta predilige un terreno morbido e umido, anche se viene in genere considerata piuttosto versatile. In presenza di terricci differenti da quanto detto potrebbero tuttavia risultare limitate sia la fioritura che la produzione delle bacche.
Per quanto riguarda nello specifico la coltivazione in vaso è consigliato preparare il contenitore come segue. Allo scopo di evitare pericolosi ristagni vanno posizionati in fondo dei cocci, ghiaia e/o della palline di argilla espansa. Qualora fosse in rapida crescita potrebbe essere richiesto anche un rinvaso, allo scopo di lasciare maggiore spazio alle radici.
L’annaffiatura dovrà essere limitata, evitando come detto la formazione di ristagni. Se piantato in giardino le piogge stagionali dovrebbe risultare sufficienti, mentre all’interno l’acqua dovrà essere somministrata a intervalli non troppo ravvicinati.
Prendersi cura del pungitopo: potatura e parassiti
Arriviamo a due aspetti molto importanti relativi al come curare la pianta di pungitopo. Non ha bisogno di una vera e propria potatura, quanto più un’attività di pulizia dai rametti in eccesso.
La cura del pungitopo risulta poco complessa anche quando si parla di parassiti. Questa pianta non presenta dei veri e propri “nemici giurati”, ma c’è la possibilità che venga attaccata da afidi e cocciniglie. Queste ultime possono anche essere rimosse fisicamente, pratica efficace soprattutto in casa, purché si rimuovano tutti i parassiti presenti.
In alternativa spruzzare con un diffusore spray dell’aceto diluito in acqua. A prescindere dalla soluzione scelta sarà necessario strofinare con cura le foglie e il fusto per rimuovere gli eventuali parassiti presenti.
Per quanto riguarda gli afidi la miscela dovrà contenere un misto di acqua e sapone di Marsiglia o in alternativa di acqua e olio di Neem. Occorrerà spruzzare il composto sia sulle foglie che sul fusto.
Utilizzo
Come usare il pungitopo? Il primo e più diffuso utilizzo per questa pianta è quello ornamentale. Come in parte già anticipato i pungitopi tendono a comparire in diverse composizioni floreali a tema natalizio. Queste ultime sono considerate anche un gradito regalo.
Proprietà curative
A cosa fa bene il pungitopo? Oltre all’impiego a titolo ornamentale, questa pianta può essere impiegata anche come rimedio naturale. Le proprietà curative del Ruscus aculeatus comprendono il suo utilizzo come diuretico. L’effetto è quello di stimolare l’azione dei reni e migliorare l’attività della vescica.
La presenza di ruscogenina permette anche di utilizzare questo rimedio nel trattamento delle infiammazioni. Per l’utilizzo come antinfiammatorio si ricorre all’estratto di pungitopo.
Sul fronte cardiovascolare il Ruscus aculeatus agisce nel rafforzamento delle pareti venose. Lo stesso meccanismo di protezione delle vene sembra sia sfruttabile anche nel trattamento delle emorroidi.
Raccolta del pungitopo: quando si può fare
In alcune zone d’Italia il pungitopo non può essere raccolto, in quanto considerata specie protetta. Viene ritenuta essenziale per il mantenimento della biodiversità e per la sopravvivenza stessa del sottobosco. Per sapere se nel proprio Comune sia possibile o meno raccogliere il pungitopo cresciuto spontaneamente si consiglia di contattare le autorità forestali.
Nel caso in cui questa pianta non goda di particolari tutele nella vostra area allora è comunque bene ricordare che il periodo destinato alla raccolta è compreso tra settembre e gennaio/febbraio.
Pungitopo, dove acquistarlo
Se il vostro Comune non permette la raccolta in natura della pianta di pungitopo è possibile recarsi in alcuni degli ecopoint indicati. Di seguito qualche suggerimento per chi risiede nell’area di Milano.
Cascina Bollate
Cascina Bollate è un cooperativa sociale, senza sovvenzioni esterne, nata nel dicembre 2007 nella Casa di Reclusione di Milano – Bollate. In Cascina lavorano giardinieri liberi e detenuti. In vendita tutti i tipi di piante e tra i servizi è presente la progettazione di giardini. Per accedere al negozio è richiesto un documento d’identità. In caso di fila bussare e comunicare la volontà di acquisto.
- Via Cristina Belgioioso 120 – 20157 Milano
- Tel. 3312906448 (dalle 14 alle 18) – info@cascinabollate.org – www.cascinabollate.org
- Quando andare: mercoledì e venerdì 14-18 e ultimo sabato del mese 10-13
Il giardino degli Aromi
Il Giardino degli Aromi Onlus nasce nel 2003 negli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, a partire dall’iniziativa di un gruppo di donne con esperienza di coltivazione e raccolta di piante aromatiche e medicinali. L’associazione oggi conta più di 300 soci e accompagna il reinserimento sociale di persone svantaggiate, svolgendo con loro attività in spazi verdi. Gestisce orti comunitari che sono la confluenza di persone consapevoli che si scambiano saperi, riscoprono talenti dimenticati, formano gruppi di auto-aiuto per umani randagi che fuggono da povertà e guerra, imparano che la natura e gli animali godono di pari dignità come tutti gli altri esseri viventi.
- Via Ippocrate 45 – 20161 Milano
- Tel. 0266203319 – ilgiardinodegliaromi@libero.it – www.ilgiardinodegliaromi.org
- Quando andare: la mattina dal lunedì al venerdì (previa telefonata)
Fiori all’occhiello
I negozi Fiori all’Occhiello sono aperti grazie al lavoro della Fondazione La Comune, un’impresa sociale impegnata da anni nella promozione di percorsi di vita che regalano indipendenza e dignità a giovani con disabilità. Spazi dove la cura dei fiori incontra l’attenzione alla persona, luogo di inclusione sociale e inserimento lavorativo che ha dato il via anche alla creazione di nuove attività collegate come il settore della manutenzione del verde, i banchetti per fiere o eventi, la realizzazione di laboratori per la cittadinanza, di impianti di irrigazione professionali, la progettazione di orti.
- Via Adige 6 – 20146 Milano
- Tel. 3756762999 – fioriallocchiello@la-comune.com – www.fondazionelacomune.org
- Quando andare: dal martedì al sabato 10-13:30 e 16-19:30.
- Via Trivulzio 20 – 20146 Milano
- Tel. 3714779414 – fioriallocchiello2@la-comune.com – www.fondazionelacomune.org
- Quando andare: dal martedì al sabato 9:30-13 e 15:30-19:30