La qualità dell’aria a Torino non è delle migliori, almeno secondo quanto riportato dal Comitato Torino Respira. Il nuovo rapporto annuale “Che aria tira?” fa il punto sul 2022 e sui cambiamenti avvenuti dalla sua prima edizione (datata 2020). Molti i siti di rilevamento che hanno evidenziato limiti di inquinamento atmosferico e smog oltre la legge, mentre tutti i valori sono risultati superiori a quanto indicato dall’OMS.
Dal Comitato Torino Respira arrivano notizie poco incoraggianti anche sul fronte delle scuole, con il 10% dei rilevamenti risultato superiore ai limiti di legge per quanto concerne il biossido di azoto (NO2). Anche in questo caso tutti i valori raccolti hanno sforato le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutti i dati di quest’anno (2023) sono stati raccolti nel corso del mese di febbraio, come riportato dal comitato stesso:
L’edizione 2023, in cui si è monitorato il mese di febbraio, ha potuto contare su 546 risultati utili, che includono indirizzi privati a Torino (tra cui 6 provette installate in corrispondenza delle centraline Arpa per validazione dei risultati), scuole a Torino (tra dell’infanzia, primarie secondarie ed università), in altri comuni della Regione, tra i quali Cuneo, Carmagnola, Alba, Pianezza, Settimo ed altri e un progetto specifico sulla Val di Susa condotto dal Politecnico di Torino.
I dati raccolti, attraverso i campionatori passivi, riguardano il biossido di azoto, un inquinante importante in quanto è di per sé pericoloso per la salute umana ed è un precursore del particolato fine (PM10 e PM2,5) e dell’ozono, gli altri due inquinanti per i quali l’aria a Torino è spesso fuorilegge.
Qualità dell’aria a Torino e inquinamento atmosferico: le aree più esposte
Stando ai valori riportati dal Comitato Torino Respira il 14% dei siti di rilevazione ha registrato a febbraio 2023 livelli superiori ai 40 µg/m3 (microgrammi per metro cubo) stabiliti per legge. Un dato ancora più preoccupante considerando il fatto che la raccomandazione dell’OMS per la tutela della salute è di non oltrepassare i 10 µg/m3 (10 microgrammi/metro cubo d’aria).
Decisamente negativo anche il bilancio di Torino sul fronte dell’inquinamento atmosferico da biossido di azoto, con soltanto tre rilevazioni al di sotto dei 10 microgrammi indicati dall’OMS come sicuri.
Basandosi sulla distribuzione e i rilevamenti raccolti nei vari siti il Comitato Torino Respira ha realizzato una mappa del territorio. Ad avere la qualità dell’aria più bassa a Torino sono ancora una volta le aree più sensibili a livello economico e sociale come le periferie (in particolare la zona a nord e quella a sud del capoluogo piemontese).
Biossido di azoto e scuole
Sul fronte scuole preoccupa soprattutto il 10% di sforamento dei limiti di legge relativo al biossido di azoto, con il 100% dei siti risultato oltre i valori di NO2 stabiliti dall’OMS. Bassa qualità dell’aria nei pressi di vari istituti scolastici secondo il Comitato Torino Respira, che ha riassunto così la situazione fotografata nel 2023:
- 26 scuole si sono alternate nella “top 10” delle scuole più inquinate nei 4 anni di rilevamento, con valori abbondantemente sopra i limiti di legge;
- Tra le peggiori la Danilo Dolci di via Reis Romoli, risultata nel 2020 la più inquinata;
- Male anche la De Panis di via Ala Di Stura, con alti valori di inquinamento 3 anni su 4;
- Negativo anche il bilancio per la scuola Chagall di via Cecchi, tra le prime 10 più inquinate per 3 anni su 4.