qualità dell'aria Torino

SNPA comunica i primi dati sulla qualità dell’aria: in Piemonte situazione stazionaria

Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente comunica i primi dati di riferimento relativi alla qualità dell’aria nel corso del 2024 suddivisi per regione. In Piemonte le concentrazioni medie annue di PM10 rilevate sono inferiori o uguali a quelle dell’anno precedente nell’85% delle stazioni e alla quasi totalità delle stazioni rispetto all’anno 2022. Anche nel 2024, come nei sei anni precedenti, il valore limite della media annuale per il PM10, pari a 40 µg/m3, non è stato superato in alcuna stazione della rete regionale.

L’inquinamento atmosferico nelle grandi città italiane è un problema serio che ha un impatto significativo sulla salute dei cittadini. Le principali fonti di inquinamento includono il traffico veicolare, le attività industriali e gli impianti di riscaldamento. Le città più colpite sono spesso quelle situate nella Pianura Padana, come Milano e Torino, a causa della conformazione geografica e dell’alta concentrazione di attività produttive.

Qualità dell’aria in Piemonte: 8 stazioni superano i limiti

Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore di 50 µg/m3 (massimo 35 giorni per anno civile) risulta incrementato rispetto a quelle rilevate nell’anno 2023 nella gran parte dei punti di misura. In particolare, per quanto riguarda gli analizzatori automatici, superato il limite normativo nelle seguenti 8 stazioni:

  • Settimo Torinese – Vivaldi;
  • Vinovo – Volontari;
  • Torino – Lingotto;
  • Torino – Rebaudengo;
  • Torino – Rubino;
  • Chieri – Bersezio;
  • Asti – D’Acquisto;
  • Beinasco (TRM) – Aldo Mei.

Per quanto riguarda i soli analizzatori automatici, nel 2023 i superamenti erano stati rilevati in sole due stazioni dell’agglomerato torinese. Il numero di superamenti del 2024 è più basso rispetto a quelli rilevati nel 2022 in cui avevano superato 12 stazioni. Nella stazione di Settimo – Vivaldi si è registrato anche il numero più elevato di superamenti (69) del valore limite giornaliero (pari a 50 µg/m3 da non superare in più di 35 giorni per anno civile).