È stato presentato mercoledì 7 luglio 2021 a Napoli l’ottavo Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy” di SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo). Come riporta il sito Trasporti-italia.com il rapporto di quest’anno ha preso in esame quello che è successo durante la pandemia da Covid-19 e quegli eventi che stanno impattando sul sistema logistico-marittimo come il rialzo dei noli marittimi, il blocco del Canale di Suez e il rialzo del prezzo del petrolio.
Cosa accadrà invece una volta finito questo periodo di emergenza? Sono tante le sfide in termini di sostenibilità e possibilità da sfruttare. Tra i punti analizzati durante l’incontro ci sono stati i Green Port, i fondi stanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la valenza geostrategica del Mediterraneo e tanto altro.
Le dichiarazioni
“La combinazione fra il rapporto annuale sull’economia marittima e l’Euro Mediterranean Investment Forum sottolinea come la finanza sia indispensabile per rafforzare i legami fra le due sponde del Mediterraneo, sostenendo gli investimenti produttivi e gli scambi commerciali, per i quali il sistema logistico portuale è essenziale. La filiera marittimo‐portuale crea direttamente 46,7 miliardi di valore aggiunto e oltre 885 mila occupati, ed è un pilastro essenziale per il resto del tessuto produttivo italiano, industria, servizi e turismo. La movimentazione di merci e passeggeri alimenta e stimola le attività produttive, l’innovazione, la ricerca e la formazione”, ha dichiarato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo.
Questo rapporto è ormai un appuntamento consolidato nella città partenopea, visto che si tratta di un momento per riflettere su temi importanti che spesso vengono sottovalutati: “Abbiamo fatto crescere l’Osservatorio convinti che il trasporto via mare sia una risorsa fondamentale per il sistema manifatturiero del nostro Paese che ha un’esigenza permanente di internazionalizzare le imprese e di inviare le proprie merci nei mercati esteri in modo rapido, efficiente ed economico”, ha aggiunto Paolo Scudieri, Presidente SRM.
A concludere il discorso è stato Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, parlando dei cambiamenti sul settore marittimo dopo la diffusione del Covid-19, visto che sono cambiate davvero tante cose: “Emerge come sia in corso un processo di regionalizzazione della globalizzazione e del commercio mondiale in cui il Mediterraneo si trova ad essere il punto di congiunzione tra 4 aree (Asia, Africa, UE e Nafta) sempre più in competizione tra loro”.