Fontana di Trevi

Razionamento dell’acqua a Roma? Ecco quali potrebbero essere i comuni a rischio

Nella giornata del 22 giugno il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato lo “stato di calamità naturale” fino al 30 novembre prossimo. Ci sarà anche un razionamento dell’acqua a Roma a causa della siccità? Intanto il primo provvedimento è stato preso per “una diffusa e generata criticità” causata dalla scarsità di piogge autunnali e per le alte temperature delle ultime settimane.

Secondo l’ANBI, Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, la situazione più drammatica è nella zona dei Castelli Romani. Cosa accadrà invece a Roma? Se fino a qualche ora fa ACEA aveva ipotizzato un razionamento dell’acqua a Roma, al momento non sembra essere così. Ha fatto sapere la società in questione in una nota:

Non saranno presi provvedimenti di abbassamento sistematico della pressione nelle reti idriche ovvero turnazione nell’erogazione dell’acqua sul territorio di Roma” durante l’estate 2022,  “malgrado la congiuntura meteo-climatica molto sfavorevole

Razionamento dell’acqua a Roma: chi rischia

Mentre il Governo, insieme alle varie Regioni, sta lavorando ad un piano acqua, il Lazio non sembra subire il razionamento dell’acqua a Roma. Lo stesso non vale per le zone limitrofe. La pressione idrica sarebbe, infatti, già calata in alcuni comuni: Capena, Manziana, Sacrofano, Velletri e Fiumicino (quest’ultimo solo per la frazione Testa di lepre).

La Capitale invece è ancora salva grazie ai lavori effettuati nel corso dell’estate 2017 che hanno diminuito le perdite idriche di 100 milioni di metri cubi all’anno. Ha concluso Acea:

Azioni che permettono di garantire oggi la regolare fornitura del servizio idrico nel territorio romano, anche nell’attuale momento di condizioni fortemente siccitose

Nella zona dei Colli Albani però – secondo i dati ANBI – quasi 180mila persone rischiano turnazioni idriche. Questa area è alimentata dagli acquedotti Simbrivio e Doganella che soffrono della mancanza di precipitazioni. A Roma il calo di precipitazioni ha registrato addirittura il 63%.