UNI – Ente italiano di Normazione e CONOE – Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti, hanno pubblicato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 50:2018 per la raccolta, recupero e trattamento degli oli vegetali esausti per la produzione di biocarburanti, energia elettrica ed oleochimica.
Obiettivo della prassi è quello di individuare e descrivere le modalità operative che caratterizzano la filiera del recupero con particolare riferimento alla raccolta, al trattamento e alla rigenerazione affinché il rifiuto possa essere recuperato, trasformato e utilizzato nella produzione di
biocarburanti e come combustibile per la produzione di energia elettrica in cogenerazione ed oleochimica.
La principale missione del CONOE è infatti il recupero degli oli vegetali esausti che vengono indirizzati al 90% alla produzione di biodiesel, utilizzato come combustibile per autotrazione in sostituzione di diesel fossile in quanto privo di sostanze nocive.
Nel caso della filiera del CONOE, uno studio1 effettuato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile evidenzia che per ogni tonnellata di biodiesel prodotto da oli vegetali esausti gestiti nella filiera del Consorzio, si determina un risparmio di emissioni di gas serra nel ciclo di vita stimato in circa 3 tonnellate di CO2 equivalente. Non solo, il biodiesel prodotto dal rifiuto, determina un risparmio netto di emissioni di gas serra anche rispetto al biodiesel prodotto da oli di colza, come di altri biocarburanti di prima generazione.
“Le imprese italiane che gestiscono gli oli e i grassi esausti sono oltre 300 mila produttori professionali, 450 imprese di raccolta e 60 di rigenerazione per il recupero del rifiuto e la trasformazione in materie prime seconde” – sottolinea Tommaso Campanile, presidente CONOE.
“Il CONOE ha voluto questo documento per implementare le metodologie di tracciabilità e di monitoraggio degli oli e dei grassi vegetali esausti e al contempo certificare gli attori della filiera garantendo in questo modo quanto previsto dalla direttiva (UE) 2015/1513 ed il decreto legislativo n. 51/2017 di recepimento della stessa, evitando alla radice pratiche poco trasparenti per il riconoscimento del ‘double counting’”.
La UNI/PdR 50 “Oli e grassi vegetali ed animali esausti – Linee guida per il processo di raccolta, recupero e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti per la produzione di biocarburanti, energia elettrica in cogenerazione ed oleochimica” definisce il processo che porta
l’olio esausto alla cessazione dello stato di rifiuto, articolandolo nelle seguenti fasi:
− raccolta degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti: cioè il loro prelievo dai produttori (attività professionali o domestiche);
− stoccaggio: che consiste nel deposito/accumulo degli stessi prima del loro invio al centro di trattamento;
− trattamento per rigenerazione/recupero: cioè la lavorazione che viene effettuata sul rifiuto per migliorarne le caratteristiche chimico-fisiche e renderle conformi ai limiti richiesti dai produttori di biocarburanti, biocombustibili e dal settore oleochimico.
Il documento definisce inoltre le caratteristiche assunte da questi prodotti a seguito delle procedure cui vengono sottoposti e i requisiti per i soggetti che partecipano alla filiera (requisiti delle aziende concessionarie, dei raccoglitori, dei trasportatori, delle imprese di recupero e trattamento).
2018-11-20