Mare Rimini

Revocato il divieto di balneazione in Emilia-Romagna: niente più virus?

Paura nei giorni scorsi in Emilia-Romagna a causa del divieto di balneazione in ben 22 tratti della costa. I campionamenti eseguiti martedì 26 luglio da Arpae (l’agenzia regionale ambientale) hanno evidenziato una concentrazione di batteri in mare sopra i limiti di legge. Per questo motivo sono state istituite delle zone rosse che però proprio in queste ore sono state revocate.

Ad annunciare la bella novità è stata l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo, in una conferenza stampa sul tema. Nella mattina del 29 luglio il comune di Cervia aveva già revocato il suo divieto nel tratto di litorale da Cervia fino a Tagliata dopo i risultati delle nuove analisi delle acque. Ha dichiarato Patrizia Laurenti, associato di Igiene presso l’Università Cattolica di Roma:

Il superamento dei limiti rende le acque non balneabili in base alla legge vigente perché le concentrazioni di Escherichia sono usate come parametro che ci dà informazione sulla effettiva sicurezza igienico-sanitaria delle acque

Divieto di balneazione in Emilia-Romagna: le motivazioni

Il divieto di balneazione era arrivato a causa di Escherichia coli, un indicatore di rischio per la salute, infatti potrebbero esserci altri patogeni molto pericolosi batteri come le salmonelle, campylobacter, i virus delle
epatiti, norovirus, rotavirus.

Ma qual è il motivo di questi problemi? Secondo Arpae ci sono solo delle ipotesi che riguardano le condizioni meteorologiche tutt’altro che buone delle ultime settimane. La siccità potrebbe aver avuto un effetto impattante sulla composizione delle acque marine. Ha aggiunto il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad:

Non c’è alcuna spiegazione tecnica né logica» per i dati riscontrati da Arpae, in quanto «a causa della siccità, le paratie a mare non vengono aperte da quasi un mese e mezzo e chi gestisce il ciclo integrato delle acque ha comunicato di non avere riscontrato alcun guasto o difetto alla rete fognaria e dell’acquedotto