Rifiuti in Campania: il commento di Fulvio Bonavitacola

Rifiuti in Campania: il commento di Fulvio Bonavitacola

Il vice-presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla questione rifiuti a Napoli nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Crc al programma “Barba&Capelli”, come riporta NapoliToday: “Bisognare dare risposte a residuo di circa 120.000-130.00 tonnellate di rifiuti della frazione secca. Mi spiego meglio: nell’indifferenziato c’è il rifiuto che viene prodotto laddove non si fa raccolta differenziata o che viene raccolto nell’indifferenziato. Questo doppio indifferenziato va negli impianti stir che sperano il secco dall’umido: il secco va ad Acerra, l’umido viene biostabilizzato. Tutto questo processo ci porta a 800.000 di secco”

Visto che Acerra ne tratta 700.000, è necessario recuperare questo ulteriore terzo, che costringe ad andare ancora fuori regione. In realtà è iniziato un programma per implementare gli stir in modo da recuperate quantità che diminuiscono la frazione che va al termovalorizzatore.

Per quanto riguarda l’umido va incrementata la biostabilizzazione e quindi creare processi di trasformazione: oltre a questo però è necessario fare impianti di compostaggio, visto che la città è indietro su tanti punti di vista.

Bonavitacola ha parlato anche di tutti quelli che fanno illecito nei confronti delle norme ambientali: “Non credo che dobbiamo dare un messaggio che siamo di fronte ad una regione in preda alla criminalità organizzata nel campo dei rifiuti. Questo non vuol dire che non ci sia attenzione, tuttavia ahimè siamo in presenza di comportamenti diffusi, condotte non riconducibili necessariamente ad organizzazioni di carattere criminalità. Questo rapporto richiama la necessità di chiamare le forze dell’ordine a continuare il lavoro che stanno facendo e aumentare la vigilanza per contrastare certi comportamenti come l’abbandono dei rifiuti. Abbiamo un problema che riguarda fenomeni come lo smaltimento illecito. Il fenomeno è complesso. Bisogna continuare un’azione congiunta sia di carattere punitivo che di carattere preventivo”.