Novità sul fronte rifiuti a Roma, dove Gualtieri ha disposto la chiusura del TMB di Rocca Cencia, da poco tornato in mano ad AMA. L’annuncio è arrivato in Campidoglio dallo stesso sindaco, che ha parlato di “decisione storica“.
La chiusura del TMB di Rocca Cencia rappresenta un punto di non ritorno secondo Roberto Gualtieri. I camion AMA già dalle 18 del 3 aprile non accedono più alla struttura, come dichiarato dal sindaco all’intero dell’Aula Giulio Cesare:
Da ieri l’impianto è chiuso è stata emanata un’ordinanza di dissequestro dalla procura della Repubblica e quindi Ama è tornata in pieno possesso dell’impianto. Abbiamo deciso pertanto di anticipare una scelta che avevamo intenzione di compiere entro la fine della consiliatura, quella di chiudere definitivamente Rocca Cencia.
Serviranno all’incirca tre settimane per svuotare completamente l’impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti. Una volta terminate le operazioni dovrebbero scomparire i miasmi che hanno scatenato l’ira dei residenti. Di conseguenza, in futuro l’impianto di Rocca Cencia servirà unicamente per gestire la “trasferenza” dei rifiuti.
Piano rifiuti a Roma, il futuro secondo Gualtieri
Il nuovo Piano rifiuti di Roma permetterà alla città, secondo quanto afferma il sindaco Gualtieri, di fare a meno del TMB di Rocca Cencia. Un’iniziativa che vede però nel futuro termovalorizzatore il suo elemento di punta. Un impianto a lungo osteggiato dagli ambientalisti e da alcune forze politiche tra cui Verdi e Cinque Stelle. In attesa che il piano si concretizzi Roma e AMA continueranno a distribuire altrove i propri rifiuti, anche all’estero laddove necessario.
CGIL critica sulla chiusura del TMB di Rocca Cencia
La chiusura dell’impianto TMB di Rocca Cencia sta incontrando però alcune perplessità da parte dei sindacati. A farsi sentire in queste ore la CGIL, che ha espresso anche dei timori per un eventuale ritorno dell’emergenza rifiuti a Roma:
Una decisione che avrà sin dalle prossime ore un impatto negativo sulle condizioni di lavoro, sulla qualità del servizio e sulla pulizia della città, con il rischio di farci assistere, durante la Pasqua, alle impietose immagini delle scorse feste natalizie, con le lavoratrici e lavoratori costretti a rimuovere a mano i cumuli di rifiuti. Senza un intervento immediato da parte di Ama e del Comune di Roma, siamo davanti al rischio concreto che tale situazione si protrarrà a lungo, con una città che già sta vedendo aumentare, come ogni anno, la produzione di rifiuti.
È fondamentale, inoltre, che il Comune di Roma e Ama facciano chiarezza sul futuro dell’intero settore impiantistico dell’azienda, perché deve essere chiaro alle cittadine e ai cittadini che senza investimenti sull’impiantistica, sui mezzi e sul processo di raccolta, nonostante l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori di Ama, non potremo mai avere una città pulita.